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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Confagricoltura in assemblea nazionale: «Coltiviamo l'Italia del futuro»

I Ministri Cingolani e Patuanelli alla presentazione di “Hub Farm” il progetto che accompagnerà le imprese nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica. Gasparini interviene in plenaria

Si è tenuta il 15 e il 16 dicembre a Roma l’Assemblea Confagricoltura che nella seconda giornata ha aperto le porte con l’evento “Coltiviamo l’Italia del Futuro”. Una mattinata ricca di contenuti con gli interventi dei Ministri Cingolani e Patuanelli e con la presentazione di “HubFarm” l’importante progetto che ha l’obiettivo di accompagnare le imprese agricole nella transizione tecnologica, digitale ed ecologica.

«L’agricoltura deve superare i gap che ancora fermano la crescita e la competitività – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Il nostro obiettivo è riposizionare le imprese agricole al centro del contesto economico nazionale, aggregandole in un’unica piattaforma con gli sviluppatori e con gli incubatori tecnologici, oltre che con il mondo della ricerca, con l’agroindustria più avanzata, con player di altissimo livello». Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia, partner di progetto, ha dichiarato: «“Siamo orgogliosi di aver messo a disposizione del progetto HubFarm la nostra piattaforma cloud e le nostre competenze, facendo ecosistema con Confagricoltura e Reale Mutua, con l’obiettivo di innovare il settore agricolo italiano». Il Ministro Cingolani ha affermato: «Essere qui è importante per poter sottolineare la necessità della transizione digitale per il Paese: sono colpito dalla vostra iniziativa HubFarm perché le potenzialità della raccolta dati sono enormi e ormai imprescindibili».

Diversi i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura Patuanelli che ha condiviso la battaglia comune contro il Nutriscore e quanto al Piano Strategico Nazionale ha sottolineato gli sforzi per disegnare una nuova Pac che mitigasse la riduzione del valore dei titoli Pac con ecoschemi applicabili. Presente alla due giorni anche il presidente di Confagricoltura Piacenza Filippo Gasparini che ha commentato: «Auspico che “HubFarm” possa avere l’impatto e l’utilità prefigurate. Come sottolineato anche dal presidente nazionale Giansanti, le imprese agricole sono alle prese con un’esplosione dei costi di produzione che rischia di avere un forte impatto sulle prospettive dei raccolti». Al riguardo Confagricoltura ha chiesto un intervento al governo nell’ambito delle discussioni in corso sulla manovra. «Il problema di liquidità – ha proseguito Gasparini - rischia di generare una situazione di incertezza in una fase cruciale per la ripresa. La proroga delle scadenze non è sufficiente. A monte non abbiamo ancora risolto i vecchi problemi di politica agraria: restano bassi il beneficio fondiario e la redditività aziendale, specie degli allevamenti. Ferme restando le nostre riserve sugli obiettivi di fondo e sugli strumenti della nuova politica agricola comune, ciò che è più grave è la crescente incapacità di creare valore aggiunto». Ad avviso di Confagricoltura il modello economico si sta spostando verso nuovi modelli di produzione che dovranno portare gli agricoltori ad essere protagonisti nella nuova economia circolare. «Sull'energia gli agricoltori daranno il loro contributo – ha sottolineato Gasparini - non è però pensabile che le nostre imprese vengano stravolte diventando aziende energetiche. Le potenzialità del fotovoltaico andranno sfruttate senza compromettere la produttività dei suoli. C'è poi il tema del sequestro carbonico, legato a quello europeo del carbon farming, in cui rientra anche il recupero delle aree boschive e l'investimento sulle piante proteiche.  Giustamente – ha concluso Gasparini – il presidente nazionale ha chiesto che ci sia una visione politica ampia sul futuro nazionale che coinvolga tutti i settori e per l’agricoltura un programma organico di riforma come a suo tempo fece Marcora».  Il presidente Gasparini è anche intervenuto in plenaria affermando pubblicamente: «Esprimo estrema fiducia e orgoglio di appartenenza a questo sistema. Di fronte al progetto di una Confagricoltura unita dai vertici sino alle sezioni condivido che si proceda rispettando l’ortodossia dell’impresa e dell’agricoltura da cui derivi una carta dei valori e che si identifichi in Confagricoltura il contenitore in cui agire, in un contesto associativo e politico in cui invece mancano i punti di riferimento».

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