Una delegazione di Confagricoltura Piacenza è presente insieme alle centinaia gli agricoltori che il 31 marzo, martedì mattina, si sono dati appuntamento da tutta Italia in centro a Roma per il sit-in di protesta organizzato da Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. «La nostra mobilitazione – sottolinea Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza - non si ferma. L’opinione pubblica e le Istituzioni devono ascoltarci e comprendere che non consegneremo le chiavi delle nostre aziende, perché è questo che ci stanno chiedendo di fare. Dopo le manifestazioni di Piazza di febbraio, il flash mob a Bologna della scorsa settimana, sottoscriviamo ogni riga delle motivazioni anche di questo sit-in che sta portando migliaia di produttori a Roma davanti alla Camera dei Deputati, al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e a quello dell’Economia e delle Finanze». Senza agricoltura non c’è futuro.  La mobilitazione del settore, che va avanti da settimane, con civili proteste su tutto il territorio nazionale approda nella Capitale. «Protestiamo contro l’introduzione dell’IMU sui terreni, ma non solo – prosegue Chiesa - l’agricoltura vuole farsi sentire, chiede la giusta attenzione per potersi sviluppare, creare lavoro, produrre cibo di qualità e benessere per la collettività. Ma questo non è possibile senza interventi legislativi lungimiranti ed investimenti mirati». «È necessario fare un ulteriore passo avanti – ribadisce Agrinsieme - per alleggerire il settore dal peso della burocrazia e della fiscalità, scongiurando una nuova iniqua tassa, come quella dell’Imu».