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Confagricoltura Piacenza: «In piazza per farci ascoltare»

Anche una delegazione di Associati a Confagricoltura Piacenza sarà presente a Bologna lunedì mattina sotto la sede dell’Assessorato dell’ambiente per sollecitare risposte alla richiesta più volte avanzata di un confronto sulle politiche ambientali. Chiesa: «La mancanza di confronto preclude la reciproca comprensione»

Anche una delegazione di Associati a Confagricoltura Piacenza sarà presente a Bologna lunedì mattina sotto la sede dell’Assessorato dell’ambiente per sollecitare risposte alla richiesta più volte avanzata di un confronto sulle politiche ambientali. "Scendiamo in Piazza per farci ascoltare – spiega Enrico Chiesa, Presidente di Confagricoltura Piacenza". A darsi appuntamento saranno le delegazioni di agricoltori di Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna in rappresentanza di oltre 86.000 imprese agricole.Gli agricoltori non condividono e non comprendono la ragione per la quale la Regione Emilia Romagna ha voluto anticipare il provvedimento che conferma la perimetrazione delle Zone vulnerabili ai nitrati senza attendere l’esito dell’incontro tra le quattro regioni del Nord che nel 2011 avevano unitariamente sostenuto la richiesta di deroga che la Ue ha concesso. Questo provvedimento, deciso senza attendere il preannunciato incontro, tanto da condizionarne in senso negativo il successivo esito, risulta confermare quelle delimitazioni ritenute eccessive, per le quali è stata chiesta una definizione più razionale delle aree vulnerabili ai nitrati e il rispetto dell’accordo Stato/Regioni del maggio 2011 che impegnava i ministeri e le regioni all’aggiornamento delle aree vulnerabili. Non siamo stati ascoltati, ma peggio, ci sentiamo presi in giro".

"E’ inaccettabile – lamentano le associazioni - che la Regione non ritenga doveroso ascoltare, al di là dei formalismi procedurali delle udienze conoscitive, un settore economico che in questa regione ha da sempre tutelato e difeso l’ambiente, basti ricordare che abbiamo per primi adottato la lotta integrata. Fa ancora più rabbia leggere sulle pagine dei giornali esternazioni di un Assessore che lancia accuse generiche contro gli allevatori senza una preventiva verifica. Ci dispiace, infine, constatare che una regione come l’Emilia-Romagna ,che aveva individuato nella Green economy un elemento di sviluppo per il settore agricolo , abbia stravolto tale indirizzo emanando atti che hanno calato sulle imprese ulteriori vincoli senza creare vere occasioni di sviluppo ed occupazione. Da ultimo le modalità di confronto sulla direttiva nitrati ed aree rete Natura 2000. Siamo stanchi di non essere ascoltati e per questo siamo costretti a scendere in piazza e dire basta a questo modo di operare".

"La mancanza di confronto – conclude Chiesa – esaspera chi già si trova in difficoltà e subisce le decisioni come un atto di prepotenza, inoltre, preclude la reciproca comprensione, unica via per trovare soluzioni equilibrate rispettose dei diversi punti di vista. Se l’unico modo per farci ascoltare è urlare sotto le finestre dell’Assessorato, non è nella nostra natura, ma faremo anche questo".

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