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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Confedilizia: «Oggi “giornata internazionale della proprietà”»

Italia 53esima nel mondo per la difesa dei diritti di proprietà

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Ricorre oggi la “Giornata internazionale della proprietà”, istituita dall’Uipi  (l'Unione internazionale della proprietà immobiliare alla quale aderisce, per l'Italia, la Confedilizia). Una ricorrenza – fissata ogni anno al 10 dicembre (lo stesso giorno della firma della Dichiarazione dei diritti dell’uomo) – che ha lo scopo di ricordare come il diritto di proprietà rientri tra i diritti fondamentali della persona e, pertanto, vada rispettato da parte dei Governi e delle Autorità di tutto il mondo.

E’ quanto segnala la Confedilizia, sottolineando come la ricorrenza che si celebra oggi evidenzi l’importanza di intervenire urgentemente anche in Italia per favorire la difesa di questo fondamentale diritto. Ciò, perché il nostro Paese risulta essere, sotto questo aspetto, molto indietro rispetto ad altre realtà.

L’Organizzazione storica dei proprietari di casa rileva, infatti, come, nel 2013, nella classifica  compilata da Heritage Foundation e Wall Street Journal, in collaborazione, per l’Italia, con l’Istituto Bruno Leoni (IBL), quanto a difesa dei diritti di proprietà, il nostro Paese si collochi al 53° posto, al pari di Turchia e Ghana e dopo Paesi come Botswana, Giordania, Qatar e Uruguay.

Si tratta – osserva la Confedilizia – di una posizione sconfortante che peraltro ben rappresenta l’attuale situazione dell’immobiliare, colpito da una smodata imposizione fiscale, ferito da comportamenti discriminatori (si vedano le agevolazioni – solo – ai fondi immobiliari e alle Siiq), ingessato da una datata legislazione vincolistica sulle locazioni.

Per risollevarsi e scalare posizioni in classifica – conclude la Confedilizia – occorre, allora, una forte inversione di tendenza. In particolare, è necessario impostare una vera politica per il settore immobiliare, a principiare da quell’esigenza di rilancio dell’affitto che si impone: è insostenibile, infatti, una situazione come quella attuale che vede i proprietari che locano versare allo Stato il canone che percepiscono fino al 16 ottobre tenendo per sé solo quello relativo a 77 giorni, e questo salvo fatti straordinari comunque pressoché ricorrenti e che peggiorano ulteriormente la già critica situazione locativa.

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