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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Confindustria Piacenza, presentata la seconda edizione di "Sostieni una classe"

Un progetto frutto della collaborazione tra l'associazione degli industriali piacentini e l'ISII Marconi che, dopo l’esperienza avviata lo scorso anno, si rafforza ulteriormente con l’ingresso, nella realizzazione, di ulteriore dieci aziende

«Ciò che i ragazzi studiano, ha sempre un preciso riscontro pratico, ancor di più se per tre anni, gli allievi possono svolgere corsi, visite ed incontri con gli imprenditori piacentini». Così Emilio Bolzoni presidente di Confindustria Piacenza ha sottolineato il significato dell’iniziativa “Sostieni una classe” per l’anno scolastico 2014-2015. Un progetto frutto della collaborazione tra l’associazione degli industriali piacentini e l’ISII “Marconi” che, dopo l’esperienza avviata lo scorso anno, si rafforza ulteriormente  con l’ingresso, nella realizzazione, di ulteriore dieci aziende (Capellini, Groppalli, Ind. Cementi Rossi, Ingegneria Biomedica Santa Lucia, Inside, Lafer, MCM, Saib, Selta, Settima Meccanica), che vanno ad affiancarsi ad altre venti che operano su più Istituti della Provincia.

«In pratica - ha spiegato Bolzoni (con il supporto di Stefano Riva della Segreteria del gruppo Giovani industriali) - nell’arco dei tre anni le aziende coinvolte sosterranno i processi formativi (scuola-mondo del lavoro), iniziando dalle terze classi. Lo faranno attraverso testimonianze in classe degli imprenditori, con visite aziendali, con corsi specialistici e stages (che potranno prolungarsi fino a tre mesi) e con donazione di strumentazioni che se possono essere obsolete in processi produttivi che si aggiornano con estrema rapidità, possono essere ancora utilissime per le lezioni a scuola»

«Puntiamo a creare - ha sostenuto Bolzoni - una cultura di impresa, attraverso un progetto che riesce a coinvolgere enormemente i ragazzi; sarà duttile, con aggiustamenti in itinere, costruiti ad hoc da ogni azienda secondo le proprie peculiarità e sensibilità. In sintesi, ciascuna azienda si andrà a collegare ad una classe terza e, a sua discrezione, andrà a proporre iniziative formative strettamente finalizzate a formare competenze che sono necessarie nel mondo del lavoro, ma che il sistema scolastico non può essere in grado di offrire».

In effetti, a parere di Bolzoni, le scelte scolastiche in Italia (come si evince da numerosi studi), non sono equilibrate rispetto agli sbocchi professionali; verso il lavoro pratico si avverte una pericolosa disaffezione che è invece un’esperienza essenziale per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro, sia nella produzione manifatturiera come in quella dei servizi: «Nell’esperienza in fabbrica i ragazzi si appassionano; il meccanismo funziona».

«L’evolversi della situazione - ha sostenuto il dirigente ITII Gianpaolo Carini - ci costringe a ricercare alternanze tra scuola e mondo del lavoro, dobbiamo saper utilizzare gli spazi di flessibilità, c’è un sensibile interesse da parte delle famiglie. Il progetto è una tappa fondamentale perché si apre a considerazioni sul lavoro più concrete ed aderenti alla realtà. Ed i docenti hanno risposto con entusiasmo e passione a questa finalità».

 

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