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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Confindustria: «Bene il manifatturiero e l’export, in crisi la meccanica»

Presentata l'analisi congiunturale del primo semestre del 2014 nella sede di Confindustria. Bolzoni: «Finalmente ci troviamo a leggere dati positivi, il fatturato del manifatturiero aumenta del 2,48 per cento, mentre l'export di alimentari registra un + 13,3 per cento»

L’analisi congiunturale del primo semestre del 2014 presentata da Confindustria riporta segnali incoraggianti per il mondo industriale piacentino. «Finalmente – ha esordito il presidente Emilio Bolzoni – ci troviamo a leggere dati positivi. In particolare, dopo due semestri negativi, abbiamo un +2,48 per cento nel settore manifatturiero. Segni positivi anche per alimentare (­+ 7,42 %), materiali edili (+9,52%) e industrie varie (+7,83%). Unico dato negativo il settore della meccanica, che presenta un – 2,71 %, frutto soprattutto di un crollo del mercato interno (-7,03%). È difficile leggere questi dati in prospettiva – commenta Bolzoni –, non possiamo dire che la crisi è alle spalle: sul mercato nazionale c’è ancora tanta sofferenza. L’export verso l’estero ci ha dato risultati importanti: pensiamo all’alimentare (+ 13,3 %) o anche al settore più in difficoltà, la meccanica (+ 2,62%). Abbiamo lavorato bene per ottenere questi risultati, il settore alimentare (in particolare caseario e vitivinicolo) piacentino fino a poco tempo fa aveva un raggio d’azione limitato, ora abbiamo esportazioni importanti e dati diversi dal resto d’Italia, con in prospettiva l’evento di Expo 2015. Ci sono le premesse per raccogliere le opportunità che Expo ci può offrire». Anche l’occupazione – secondo l’indagine di Confindustria – è salita dello 0,43 %. «Finalmente – continua il presidente, affiancato anche dal direttore Cesare Betti – i materiali edili presentano dopo cinque anni di flessione continue un + 9 per cento. Giusto esportare, ma le aziende piacentine hanno assolutamente bisogno di avere un mercato competitivo all’interno dove farsi le ossa». L’export alimentare si sviluppa soprattutto nella vecchia Europa (Francia, Inghilterra, Germania), mentre la meccanica sta conoscendo una forte espansione nei mercati asiatici (Cina su tutti).

«L’indagine – spiega Luca Groppi dell’Ufficio studi – è stata effettuata su un campione di 100 aziende per un totale di 9 mila operatori e 3 miliardi di euro di fatturato. In tutti i settori il fatturato proveniente dall’esportazione estera mostra segnali positivi, perfino nella meccanica presentiamo un + ­2 per cento, mentre nel mercato interno questo settore purtroppo evidenzia un -2 per cento complessivo e un drastico – 7 per cento nel mercato interno. Comunque l’inversione di tendenza c’è stata». Le aziende piacentine hanno imparato a esportare, ma assolutamente bisogna avere un mercato estero competitivo all’interno dove farsi le ossa. Cosa potrebbe fare il governo Renzi per accelerare la ripresa? «L’economia – ha replicato Emilio Bolzoni - può ripartire se c’è meno burocrazia, se c’è una giustizia più efficiente e veloce, se il mercato del lavoro è adeguatamente elastico. Se lo Stato pagasse le i suoi debiti alle aziende invece di fare continue dichiarazioni al riguardo… Solamente 1/3 dei debiti sono stati pagati. Nel nostro territorio siamo fortunati: Provincia e Comune di Piacenza sono buoni pagatori, non ci possiamo lamentare. Però le nostre aziende lavorano anche fuori provincia per altri enti pubblici e tanti non vengono pagati». «Sono comunque ottimista – conclude Bolzoni -, i problemi si possono risolvere. I motivi per cui le aziende estere non investono da noi, sono i medesimi per cui le nostre azienda faticano. Il mercato europeo inoltre sta andando in crisi. La Francia nell’ultimo mese ha fatto segnare -1,2 per cento nel fatturato, e la Germania -1,8 per cento. È il terzo mese consecutivo che il mercato tedesco presenta indici negativi. Tutto ciò inciderà molto sui nostri dati futuri».

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