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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Consorzio "Terre padane", con il Cap di Pavia si raddoppia: siglato l'accordo

Siglato nella notte l'accordo per l'affitto (e successiva acquisizione) del Cap di Pavia, una SAU di 180.000 ettari con forte vocazione vitivinicola e risicola. Il commento del presidente del Cap Terre padane Marco Crotti

Con l'acquisizione del Cap di Pavia, il Consorzio “Terre padane” nato recentemente dall’unione del Cap di Piacenza con quello di Milano, raddoppierà le proprie potenzialità di investimento perché potrà operare su una superficie agricola, vocata prevalentemente a riso (Lomellina) e vino (Oltrepo’ pavese) di oltre 180.000 ettari.

“E’ un accordo importante - sottolinea il Presidente del Cap Terre padane Marco Crotti, giunto al termine di sette mesi di trattativa e che diventerà operativo dal 1° agosto. Va subito chiarito - ribadisce Crotti- che noi non prendiamo in carico (come è già avvenuto per Milano ndr), la situazione pregressa, una  congiuntura economica che aveva determinato il commissariamento del Cap di Pavia che presentava un fatturato di circa 40 milioni Euro.

Noi prenderemo in carico, per ora in affitto e successivamente in acquisto, edifici strategici ed un cementificio, in partnership con una ditta specializzata del settore.

Inoltre12 dipendenti attualmente in mobilità, con i quali potremo proseguire l’attività su un territorio dalle enormi possibilità e nel quale già operavamo con la vendita di macchinari. L’agricoltura è cambiata e così la società- spiega il presidente Crotti- e noi dobbiamo adeguarci ai mutamenti, con un Cap più impresa e meno ente, con una vision strategica tesa a dare spazio alla crescita, per valorizzare sempre più il prodotto dei nostri soci.

Certo sulla nuova struttura ci sarà da lavorare parecchio, soprattutto per valorizzare il riso italiano, in una prospettiva diversa basata sul prodotto “dal campo alla tavola”, dando un diverso valore aggiunto a questo prodotto di qualità italiano.

La nostra consolidata esperienza che ci ha permesso di uscire da una difficile situazione e poi gradatamente, con costanza, potenziare la nostra struttura di Piacenza, conquistare sempre più vaste porziani di mercato, ci aiuterà in questa ulteriore impresa che, va sottolineato, garantisce anche l’occupazione su quel territorio.

Veniamo da un 2013 positivo- ribadisce Crotti- un anno straordinario per impegno, foriero di ulteriori investimenti che ci hanno dato una credibilità ed una visibilità eccezionale, innovando i rapporti con la clientela.

La nostra- ribadisce Crotti- è un’azienda in continua evoluzione strategica; l’anno passato ha visto crescere il nostro fatturato del 50 per cento; è stato l’anno dell’integrazione (prima in affitto) del Cap di Milano; operiamo in cinque province, con 15 tra poli ed agenzie, tre officine ed oltre cento dipendenti dai precedenti 60. Tutto questo comporta uno sforzo organizzativo notevole, ma che ci sta ripagando con risultati veramente confortanti. Tutto questo sarà uno sprone ulteriore anche per il territorio pavese, perché oggi per conquistare i mercati, è necessario essere forti e poter contare su una struttura duttile che possa diversificare la propria attività”.

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