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Economia

«Campo Libero…ma dagli agricoltori?»

L’agricoltore Guido Palladini contesta il decreto #campolibero: «È inutile»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

«Il decreto “#campo libero” – sostiene Guido Palladini, agricoltore, allevatore associato a Confragricoltura Piacenza - sancisce il divieto di coltivazione degli Ogm su tutto il territorio nazionale scordando che al contempo la nostra zootecnia ad oggi importa l’80 per cento di mais e soia ad uso mangimistico. Di queste commodities la stragrande maggioranza sono geneticamente modificate. Un mercato enorme dato dalla competitività del prezzo e dalla salubrità degli alimenti, perché proprio in quanto geneticamente modificati risultano resistenti dagli attacchi di parassiti, quindi sottoposti ad un minor numero di trattamenti fitosanitari e meno contaminabili da micotossine ed aflatossine. In questo contesto, c’è chi intendendo rappresentare gli agricoltori medesimi ed una “forza amica del Paese”, palude all’ipotesi di arresto, che il decreto contempla, per gli agricoltori che oseranno seminare Ogm. Lungi dal voler trasgredire le norme, non si può che evidenziarne la profonda contraddittorietà con la realtà dei fatti. A nulla servirà questo divieto, se non a renderci ancora più dipendenti dalle importazioni e ad incrementare il gap competitivo tra le nostre aziende, costrette ad utilizzare sementi meno performanti e ad importare sempre più, con il resto del mondo che segue logiche diverse. Siamo davvero convinti che la nostra agricoltura debba snobbare, in virtù di eccellenze che ad oggi si producono comunque utilizzando mangimi a base di Ogm, l’impiego delle medesime sementi geneticamente modificate? Da cittadino vorrei che alle scelte ideologiche, di pancia, venissero preferite analisi economiche realistiche, in grado davvero di indicare le strategie per la rinascita di questo Paese. Francamente credo che il decreto accolto con tanto plauso farà davvero campo libero, temo, tuttavia, dagli agricoltori medesimi. Con rammarico chiedo a questo punto per coerenza, più che per protesta, che sia previsto anche l’arresto di tutti coloro che importano Ogm e che li impiegano. Una scelta che non condivido negli assunti di base, come ho evidenziato, ma che almeno, applicata lungo la filiera certificherà una specificità che ad oggi, al di là delle declamazioni, la nostra agricoltura non ha».

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