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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Convegno Coldiretti, una legge di stabilità sempre più “verde”

Per esaminare le misure a favore del settore agricolo contenute nella manovra licenziata dal Governo, si è svolto oggi un convegno organizzato da Coldiretti Piacenza presso la sala "G.Bertonazzi" del Palazzo dell'Agricoltura

Una manovra finanziaria (leggasi legge di stabilità) sempre più verde, in grado cioè, con le risorse erogate, di favorire l’imprenditorialità agricola, quell’agro-alimentare che rappresenta sempre più, come ha del resto ha dimostrato Expo 2015, il valore aggiunto dell’economia italiana. Per esaminare le misure a favore del settore agricolo contenute nella manovra licenziata dal Governo, si è svolto oggi un convegno organizzato da Coldiretti Piacenza presso la sala “G.Bertonazzi” del Palazzo dell’Agricoltura a cui hanno preso parte il Sottosegretario all'Economia Paola De Micheli, Gaetano Varano capo area dell'azione sindacale della Confederazione e Domenico Buono, capo ufficio dell'assistenza tributaria.

Dopo il saluto del presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti alle numerose autorità, rappresentati di istituti di credito e di associazioni professionali intervenute al convegno, la De Micheli ha ricordato che “la legge di stabilità contiene misure essenziali per lo sviluppo dell’agro-alimentare, rimasto competitivo anche negli anni più difficili della crisi, un’agricoltura, quella della pianura padana, che non è possibile delocalizzare, intimamente connessa con il territorio, con cospicui risparmi per i contribuenti grazie alla riduzione del carico fiscale Imu”. La De Micheli ha ribadito che “quello della fiscalità è solo uno dei tre capisaldi della politica economica del Governo. L'altro concerne il lavoro, grazie alle misure messe in campo nel Jobs Act mentre il terzo è costituito dalle politiche di filiera industriale, che sono state attuate con grande energia nell'agricoltura. “Voglio sottolineare che il grande investimento nel settore agroalimentare è figlio anche del successo di Expo".
Un concetto condiviso dal Presidente Crotti che ha ricordato come per “gli associati di Coldiretti vi sarà un risparmio di due milioni di euro tra Irap e Imu grazie alla manovra del Governo, importanti risorse da reinvestire per il settore primario.

Per la prima volta, dopo anni di sacrifici – ha sostenuto Crotti- l’esecutivo ha messo al centro della ripresa economica e sociale del Paese il settore agricolo, riportando l’agricoltura alla fiscalità degli anni novanta. Il settore agroalimentare italiano ha dato prova in questi anni di crisi di poter fare da traino per l’economia del paese per questo la riduzione del peso fiscale risulta di particolare valore poiché ci consente di recuperare risorse utili per i dovuti e non più rimandabili investimenti finalizzati all’innovazione, con ulteriori ricadute positive anche sulla crescita dell’occupazione oltre che sotto il profilo dell’efficienza produttiva.”
“La manovra – ha detto il direttore Massimo Albano presentando i relatori- tramite l’assegnazione di risorse finanziarie, riconosce concretamente il ruolo del settore agricolo per la società e per l’ambiente. Il 2015 è stato per Coldiretti e per l’agricoltura italiana, un anno straordinario, che ha reso consapevole la società intera della centralità del cibo e dell’importanza della cura del territorio riconoscendo come cruciale la figura dell’agricoltore. Le vittorie ottenute con la legge di stabilità sono il culmine di un impegno sindacale costante, fatto di proposte oltre le proteste, fatto di esempi concreti e messaggi positivi di un’Italia creativa e coesa che crea occupazione portando alto il buon nome del Made in Italy".

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Albano al suo ultimo impegno ufficiale prima di raggiungere la nuova sede di Brescia (presente il nuovo direttore Giovanni Cremonesi), ha voluto ringraziare tutti per questi sei anni di lavoro al servizio dei soci e per l’arricchimento professionale che hanno rappresentato per lui. E’ spettato poi al Capo Area Azione Sindacale della Confederazione Coldiretti, l’avvocato Gaetano Varano ed al Capo Ufficio Assistenza Tributaria della Confederazione Coldiretti, Domenico Buono, entrare nel dettaglio del provvedimento per quanto concerne gli aspetti economici e fiscali.

Si è parlato dall’azzeramento dell’Irap, della cancellazione dell’Imu per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali, sia nei terreni in pianura che nelle aree montane, ma anche dell’aumento della compensazione Iva sulle carni bovine e suine (passando rispettivamente a 7,7 per cento e all'8 per cento) che vale 20 milioni di euro e l’incremento delle percentuali di compensazione Iva per i prodotti lattiero caseari all’8,80 al 10 per cento nonché i fondi stanziati per il finanziamento delle assicurazioni contro le calamità con un budget di 140 milioni in due anni.
Si tratta di quasi un miliardo di risorse aggiuntive all’agricoltura senza ulteriori aggravi dei costi di produzione su voci importanti come il gasolio agricolo agevolato che invece era stato pesantemente ridimensionato negli ultimi anni. Inoltre: sono state focalizzate le misure sulle agro energie, sugli esoneri contributivi per i datori di lavoro, del fondo per le macchine agricole, dei superammortamenti per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016.

L’analisi ha riguardato la rivalutazione dei terreni a destinazione agricola ed edificatoria, la clausola di salvaguardia, il rinvio del (2017) prospettato aumento delle aliquote iva, e degli interventi relativi ai privati ed alle famiglie, ovvero Imu e Tasi, delle detrazioni per interventi su immobili  e dei benefici fiscali per i pensionati. Ed ancora: detrazione per l’acquisto mobili per giovani, del credito d’imposta per l’installazione di impianti di allarme ed installazione di sistemi di videosorveglianza, poiché le imprese agricole sono tra le più colpite dai furti e della attività criminali. Insomma una panoramica ampia ed articolata per sottolineare quanto questa nuova legge di stabilità guardi all’agricoltura come ad un settore fondamentale per il rilancio dell’economia del nostro paese.

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