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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Primi segnali di ripresa per il mercato immobiliare

I dati emersi nel corso della seconda edizione dell'Osservatorio Immobiliare dei Prezzi di Piacenza e Provincia organizzato da Fiaip alla Cattolica. Sforza Fogliani: l'immobiliare non deve essere considerato il Bancomat dello Stato. Massima attenzione e vigilanza di Confedilizia sulla riforma del Catasto

Un confronto aperto, analisi rigorose per supportare una timidissima ripresa: con queste prerogative si è svolta, presso la Sala Piana dell’Università Cattolica di Piacenza, la seconda edizione dell’Osservatorio Immobiliare dei Prezzi di Piacenza e Provincia organizzato da Fiaip che si pone l’obiettivo (come abbiamo già in parte riferito) di diventare uno strumento professionale per gli operatori del settore immobiliare, come un efficace ausilio informativo per il consumatore. “Tutto questo- ha evidenziato nella sua introduzione il presidente provinciale Fiaip Fabrizio Floriani-  nel momento in cui il mercato, compreso quello provinciale, è profondamente in crisi, con un calo del 50 per cento delle compra/vendite e netta diminuzione dei valori medi: il 7 % nell’ultimo anno, del 20 negli ultimi tre. E solo il 38 % delle compravendite passa attraverso le agenzie. Sono dati- ha ribadito Floriani- che ci devono far riflettere e farci comprendere che oggi occorre una solida preparazione professionale, perché il consumatore deve percepire il servizio offerto: quindi valorizzare l’immobile, offrire valutazioni corrette, correggere e non occultare i difetti. In questo tipo di mercato - ha soggiunto - il compratore, scomparsi lo speculatore e l’investitore di mercato, é fortemente motivato dalla necessità abitativa: si sta riducendo, quindi, la forbice tra la domanda e l’offerta. Un fatto positivo, quindi, che fa intravedere una luce in fondo al tunnel. Speriamo, anche se lentamente - ha precisato - in una ripresa del settore".

Il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani ha svolto un intervento tecnico-giuridico assai approfondito, nel quale tuttavia non ha lesinato critiche alla politica ed in particolare al precedente Governo Monti “che ha operato soprattutto per favorire il capitale finanziario rispetto a quello immobiliare”, mentre ha stigmatizzato l’assenteismo di Confindustria e Confcommercio sulla riforma del catasto “dove la delega fiscale prevede che ogni unità immobiliare abbia un valore ed una rendita, mentre gli indici saranno calcolati con algoritmi che, utilizzati per esempio in Spagna, hanno già provocato molti errori; per questo noi vigileremo dall’interno e con un adeguato e giusto contraddittorio tra le parti”.

Sforza Fogliani ha ricordato che la tassazione immobiliare è nata su un falso presupposto, ovvero che fosse bassa, mentre era in linea con i paesi europei: “questo ha determinato un’intollerabile imposizione fiscale che ha ucciso gli investimenti”. Citando Patroni Griffi- ha sostenuto che “l’immobiliare non deve essere considerato il Bancomatt dello Stato; qui si tassano i patrimoni anziché i redditi, come si fa in tutti i paesi civili” ed ha ricordato quanto sia onerosa per i proprietari la gestione degli immobili. Con la nuova Service Tax “si dovrebbe verificare uno spostamento dalla proprietà al servizio e godimento; in sostanza una valorizzazione della componente dinamica della proprietà”.
Secondo il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti “è necessario agevolare la permuta tra privato ed impresa. Oggi manca la tranquillità del lavoro, siamo oberati dalla burocrazia, il costo del lavoro per gli imprenditori è eccessivo e gli stipendi troppo bassi. Fondamentale per un rilancio, il risanamento del patrimonio edilizio”.

Una prospettiva appoggiata in pieno da Paolo Rizzi Direttore del L.E.L. - Laboratorio Economia Locale di Unicatt Piacenza secondo cui “il futuro sta in una spinta al recupero ed alle ristrutturazioni, con uno sforzo comune per migliorare, perché oggi c’è mancanza di fiducia e di speranza nei giovani”. Dall’Inghilterra- ha spiegato Rizzi- arrivano timidi segnali di ripresa per l’immobiliare, così potrebbero aiutare l’Ecobonus e un piano industriale con la Cassa depositi e prestiti per stimolare prestiti e mutui.

Per il presidente nazionale Fiaip Paolo Righi cominciano a delinearsi segnali positivi “perché - ha spiegato -la domanda é aumentata anche grazie ai recenti provvedimenti adottati dal Governo che abbassano la pressione fiscale complessiva sull’immobile come grazie alle Banche che hanno iniziato a concedere ancora credito (le erogazioni di mutui sono stati, nell’ultimo trimestre del +3,8%) Così auspichiamo che questo trend non sia interrotto dalla caduta del governo o dalla politica che in questo momento deve avere particolare comprensione di ciò che il Paese sta vivendo"
Infine Ivan Capra, responsabile dell’Osservatorio Fiaip di Piacenza ha sottolineato l’importanza dei contributi governativi sulle ristrutturazioni. "Soprattutto grazie ai contributi e agli incentivi sulla casa - ha osservato - possiamo dire che il mercato ha subito uno stimolo percepibile da noi operatori, possiamo affermare che la gente è tornata a cercare casa. La speranza è che questi segnali vengano confermati nel 2014 anche in forza della contrazione dei prezzi, che a Piacenza sono calati del 7-8 per cento".
 

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