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I numeri

Crescono utili, dividendi, soci e clienti della Banca di Piacenza

Il Consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio 2022

Il Consiglio di amministrazione della Banca di Piacenza ha approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2022, che chiude con un utile netto di 20,6 milioni di euro (15,9 milioni di euro nel 2021), in crescita del 29,42%. Viene proposto un dividendo di 1,10 euro per azione, in aumento rispetto a quello dell’esercizio 2021 corrisposto nel 2022, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%), in ragione di 1 azione ogni 45 possedute. La solidità patrimoniale dell’Istituto è confermata da un CET1 Ratio e da un Total Capital Ratio entrambi pari al 17,48%, coefficienti che si posizionano su valori notevolmente superiori ai requisiti minimi regolamentari e al di sopra dei valori normalmente riscontrati nel sistema bancario italiano. Sul fronte della massa amministrata, si evidenzia una variazione positiva della raccolta diretta da clientela, passata da 2.999,8 a 3.130,9 milioni di euro, con una crescita del 4,37%. La raccolta indiretta è passata da 3.165,6 a 2.937,5 milioni di euro, mostrando una riduzione del 7,21%, dovuta principalmente al calo generale delle quotazioni e dei prezzi che nel corso dell’esercizio ha riguardato praticamente tutte le asset class.

Il volume degli impieghi alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, si è collocato a 2.117,7 milioni di euro, con un aumento del 2,67% rispetto al 31 dicembre 2021 (2.062,7 milioni di euro). Nel 2022 sono stati concessi quasi 400 milioni di nuovi mutui (+5,72% rispetto all’anno precedente), a dimostrazione del continuo sostegno della Banca alle famiglie e imprese del territorio. Nello specifico, il comparto dei mutui ipotecari ordinari ha registrato un aumento del 43,97% come numero di nuove erogazioni rispetto al 2021.

Il conto economico ha visto il margine di interesse in significativo incremento rispetto all’esercizio precedente (63,3 milioni contro i 45,5 del 2021), dovuto anche al rialzo dei tassi di interesse di mercato. Le commissioni nette, pari a 44,3 milioni, mostrano un trend positivo anche nel 2022 (+4,51%), principalmente dovuto ai servizi di pagamento e all’attività di collocamento di prodotti assicurativi. Il margine d’intermediazione si è attestato a 103,6 milioni, in aumento del 10,99% rispetto al 2021 (93,4 milioni).

Il risultato netto della gestione finanziaria registra una variazione positiva di 11,7 milioni (+14,22% rispetto al 2021), grazie anche ad un minor costo del credito verso la clientela (9,7 milioni di euro di rettifiche di valore a fronte degli 11,0 milioni del 2021), pur avendo migliorato il presidio del rischio. Per quanto riguarda le sofferenze, che sono scese allo 0,33% del totale degli impieghi netti, in ulteriore calo rispetto allo 0,43% del 2021, gli indicatori di rischiosità del portafoglio crediti risultano migliori della media di sistema (0,92% - fonte ABI “Monthly Outlook”: dato al mese di novembre 2022). Il rapporto dei crediti deteriorati netti sugli impieghi netti si è ridotto all’1,94% (2,81% nel 2021) e il grado di copertura dei crediti deteriorati è quasi pari al 58%. I costi operativi presentano un incremento di 1,8 milioni rispetto al 2021. All’interno dell’aggregato, alla riduzione della voce “spese per il personale” (-3,0 milioni), da attribuire al venir meno dell’accantonamento una tantum relativo al “Piano di ricambio generazionale” adottato nel 2021, si contrappone l’aumento della voce “altre spese amministrative” (+2,3 milioni), gravata - tra le altre cose - dal significativo incremento dei costi energetici (+1,0 milioni). In ulteriore costante progresso anche quest’anno il numero dei Soci (+1,38%) e dei clienti (+2,04%).

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