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Economia Fiorenzuola d'Arda

Fiorenzuola: 100 mila metri quadri dove la crisi non esiste

La crisi economica incombe e flagella soprattutto la piccola e media impresa. Ma esistono delle eccezioni nel piacentino. A Fiorenzuola, ad esempio. E il nuovo comparto della Sitav a Rottofreno, che darà lavoro a 100 persone

La crisi economica, quella che mette in ginocchio le famiglie ma anche (e soprattutto) la piccola e media impresa costretta a mandare i dipendenti in cassaintegrazione, c'è. È inutile negarlo. Ma, nel piacentino, ci sono anche realtà di eccellenza che producono fatturato e occupazione.

Come il nuovo comparto della Sitav, società esclusivista nella manutenzione della Tav. Sorgerà a Rottofreno per dare lavoro a un centinaio di figure specializzate. O come la Tal di Fiorenzuola, leader nella produzione delle condotte d'acciaio. Il suo fatturato, quest'anno, è assestato sui 125 milioni di euro.

Dà lavoro a 60 dipendenti, la Tal, ma è ancora in espansione, con il suo reparto di stoccaggio di dimensioni faraoniche: 100.000 metri quadrati, anche questi in espansione. Nessun problema di spazio, del resto, a Fiorenzuola. E neanche a Pontenure, dove si producono i tubi in acciaio e che, insieme a Cambiago (Mi), costituisce il triangolo delle Bermuda di questa grande industria piacentina.

Poi c'è l'Enìa, naturalmente. Tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, è uno degli esempi del multiutility all'italiana. Valorizza il territorio e fornisce gas, energia elettrica, smaltimento rifiuti a oltre un milione di abitanti.

Eccezion fatta per questi veri e propri fiori all'occhiello, resta il problema della piccola e media impresa che annaspa e arranca nella melma della crisi. Per Dario Costantini, presidente provinciale della Cna le imprese piacentine sono senza ossigeno. E la Regione ha stanziato un fondo di 3 milioni di euro per internazionalizzare processi produttivi, servizi e per allestire show-room oltreconfine. Potrà essere una delle opportunità di rilancio?



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