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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Crisi, le piccole e medie imprese puntano sull'export per sconfiggerla

Costantini (presidente Cna): «Importante lo sviluppo delle relazioni con gli Stati Uniti per valorizzare il Made in italy»

Anche le micro e piccole imprese puntano sull’export per crescere e sconfiggere la crisi economico-finanziaria che continua a farsi sentire. E’ il dato che emerge da un’indagine realizzata dalla Cna nazionale su un campione di oltre 600 micro e piccole imprese associate, indagine basata principalmente sull’accordo di libero scambio in corso di negoziato tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. 

«Sono soddisfatto - precisa il presidente provinciale di Cna, Dario Costantini - per il lavoro che stiamo compiendo a livello nazionale. I dati, preziosi, che periodicamente ci vengono forniti dal nostro centro studi sono un valore aggiunto della tessera associativa che ci permettono di conoscere meglio le nostre imprese e tarare di conseguenza le nostre politiche di azione a livello locale. Nello specifico, uno dei progetti organizzati da Cna Piacenza per l’Expo 2015 è appunto il Columbus Day che ha, tra i propri obiettivi, lo sviluppo delle relazioni con il continente americano per mettere ulteriormente in luce il fascino del Made in Italy, la cui culla è indubbiamente l’impresa italiana di piccole dimensioni».

L’indagine è servita anche a sfatare alcuni luoghi comuni, a cominciare dalla scarsa propensione all’export delle piccole imprese: l’82% delle aziende esportatrici del campione, infatti, vende i propri prodotti oltre i confini europei mentre il 76,2% delle piccole imprese che esportano negli Usa opera dei settori tipici del made in Italy. Il 55% delle imprese che già vendono negli Usa ritiene che i dazi elevati e le barriere non tariffarie restrittive costituiscano la principale difficoltà alla loro presenza nel mercato d’oltre oceano; a tal proposito, più del 45% delle Pmi non esportatrici e il 50% di quelle già presenti negli Usa ritiene che il negoziato attualmente in corso porterà benefici alla propria attività, anche se il 90% del campione ritiene insufficienti le informazioni relative a questo importante accordo commerciale. 

«Questo accordo attualmente in corso tra Unione Europea e Stati Uniti - sottolinea il direttore di Cna Piacenza, Enrica Gambazza - rappresenta un concreto tentativo per aiutare le imprese a ripartire, un provvedimento che, sicuramente, gioverà anche a tutto il nostro Paese. I dati più recenti mostrano una piccola inversione di tendenza grazie alla leggera crescita dell’occupazione e di alcuni importanti comparti imprenditoriali. Cna si è sempre battuta per far ripartire il sistema produttivo italiano e credo che importanti provvedimenti come questo nuovo accordo di libero scambio siano anche il frutto del nostro impegno e del nostro lavoro».

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