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Crisi occupazionale: il Comune stanzia un contributo per chi ha perso il lavoro

Dopo la crisi nera che ha portato nei mesi scorsi tanti lavoratori a perdere l'impiego, il Comune di Piacenza ha stanziato un contributo economico per le famiglie coinvolte dei processi di crisi occupazionale. Per presentare domanda al Caf, c'è tempo fino al prossimo 16 luglio

Coloro che hanno perso il lavoro dal 1 dicembre scorso a causa della crisi occupazionale, potranno accedere ad un contributo erogato dal Settore Servizi Sociali e Abitativi del Comune di Piacenza. È possibile presentare domanda fino al prossimo 16 luglio, a patto che il reddito Isee 2008 del nucleo familiare, non superi i 25mila euro.

Presso i Caaf – Centri di assistenza fiscale convenzionati, è possibile ritirare il modulo per la richiesta del contributo, la certificazione Isee 2008 e la situazione economica presunta per l’anno 2009. Tutti i documenti sono necessari ai fini della validità della domanda di ammissione.

Il piano dei contributi, 250mila euro in tutto, era stato messo a punto lo scorso 7 aprile a Palazzo Mercanti, ma il primo dei due bandi previsti, quello da 100mila euro, è stato pubblicato soltanto lo scorso 4 di maggio. Il secondo, da 150mila euro, sarà attivo orientativamente da settembre.
  Per ogni famiglia da 300 a 1000 euro, domande fino al 16 luglio prossimo  

Chi saranno i beneficiari? Tutti i lavoratori subordinati o parasubordinati che hanno perso l’occupazione o sono interessati da procedure di sospensione del rapporto di lavoro - co.co.co., co.co.pro., precari - “in rapporto all’assenza o alla presenza e consistenza di ammortizzatori sociali”. In sostanza: in testa alla lista sta chi ha perso l’impiego e ha bassa o nulla indennità di disoccupazione. Ciascun nucleo familiare, riceverà il contributo da un massimo di 1000 euro a un minimo di 300 euro.

Nei mesi scorsi, i sindacati avevano lanciato l'allarme: le ripercussioni della crisi sull'occupazione si erano fatte sentire. Secondo i dati diffusi in gennaio dalla Cgil piacentina, infatti, nei 12 mesi precedenti, il numero dei cassaintegrati era aumentato del 310%.

A maggio, poi, era arrivata una notizia per controbilanciare la crisi nera: secondo l'Osservatorio del Mercato del Lavoro, nel 2008 Piacenza ha avuto il tasso più basso di disoccupazione, fra le città italiane: appena l'1.9%.  Ma i dati con cui si devono fare i conti, adesso, sono quelli del 2009.
  Nel 2008 a Piacenza, il 310% di cassaintegrati in più  

Resta comunque aperta, anche a livello nazionale, la partita su chi perde il lavoro e chi viene cassaintegrato. In un'intervista al quotidiano Il Tempo dello scorso marzo, il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua, aveva presentato dati non proprio confortanti. “Nei primi due mesi del 2009 la richiesta di indennità di disoccupazione (ordinaria, speciale, e a requisiti ridotti) presentata all'Inps, è aumentata del 46,13% rispetto a quella registrata tra gennaio e febbraio del 2008” aveva spiegato spiegato Mastrapasqua.

Poi aveva anticipato la realizzazione di una banca dati nazionale che raccogliesse tutti i cassaintegrati e coloro che hanno perso il lavoro. “Chi non accetta un'occasione di un nuovo impiego verrà estromesso dalla banca dati e perderà gli assegni” aveva evidenziato il presidente Inps. Il quid è il futuro contributivo dei lavoratori a progetto, fra i primi a perdere il lavoro a causa della difficile congiuntura economica: “Non si può pensare a una contribuzione figurativa che copra tutti i momenti di vacanza lavorativa” ha concluso.

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