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Da domani l'origine in etichetta per i prodotti lattiero-caseari

Confagricoltura: "La trasparenza è importante"

Domani, mercoledì 19 aprile, entra in vigore l’obbligo di introdurre in etichetta l'indicazione dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. E’ previsto dal decreto del ministero delle Politiche agricole 9 dicembre 2016 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 15/2017), in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. “Il provvedimento è un banco di prova per dare ai nostri consumatori ulteriori elementi informativi per effettuare acquisti con consapevolezza” - commenta il presidente di Confagricoltura Piacenza, Filippo Gasparini. “A seconda della provenienza del latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale, e per quello UHT, in etichetta – spiega Gasparini – andrà indicata la sua origine: Italia, Paesi Ue, Paesi non Ue. Per i formaggi Dop e Igp e per il latte fresco continuano ad applicarsi le disposizioni previste dalla normativa vigente anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto, dal momento che sono già tracciati”. Solo per i prodotti con latte munto, condizionato e trasformato in Italia, si potrà scrivere in etichetta ‘Origine del latte: Italia’ – sottolinea Confagricoltura -. Se non c’è questa dicitura vuol dire che almeno una fase del processo non è stata fatta nel nostro Paese. “Finalmente c’è piena trasparenza – precisa il presidente di Confagricoltura Piacenza – e si permette di identificare il made in Italy, in ossequio alle migliori tradizioni che ci fanno riconoscere nel mondo come eccellenza. Sarà un test per misurare cosa vuole il mercato”.

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