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Economia

Dal 28 al 30 aprile la quarta edizione delle Giornate italiane del calcestruzzo

A Piacenza Expo torna il “Gic”, la più grande manifestazione europea dedicata al comparto

È stata presentata nella Sala conferenze di Confindustria Piacenza la 4ª edizione del Gic, le Giornate Italiane del Calcestruzzo. A introdurre la più grande manifestazione europea dedicata al comparto in programma dal 28 al 30 aprile a Piacenza Expo, il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, Francesco Rolleri, Presidente di Confindustria Piacenza, Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo e Fabio Potestà, direttore di Mediapoint& Exhibitions, società organizzatrice dell’evento.

La tre giorni piacentina, l’unica mostra-convegno italiana dedicata specificamente alle macchine, alle attrezzature e alle tecnologie per la filiera del calcestruzzo, alla prefabbricazione, ma anche alla demolizione delle strutture in cemento armato, al riciclaggio e trasporto degli inerti, alle pavimentazioni continue e ai massetti, rappresenterà un momento di incontro imprescindibile per tutti i grandi player del settore. Già oltre 190 gli espositori accreditati, sia italiani che esteri. «Per la nostra città è un onore e un’enorme opportunità poter tornare ad ospitare in presenza, dopo il blocco determinato dalla pandemia, un evento di livello internazionale così importante come le Giornate Italiane del Calcestruzzo, oggi più che mai strategico anche alla luce delle grandi sfide e opportunità che nel campo dell’edilizia e delle costruzioni il PNRR ci pone di fronte, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e con il diretto coinvolgimento dei territori. La nostra Fiera si conferma luogo ideale per ospitare eventi specializzati di alto livello, richiamando operatori e professionisti da ogni parte del mondo, che avranno la possibilità in quei giorni anche di conoscere e vivere il nostro territorio». Tra i temi che saranno discussi e analizzati durante i numerosi seminari tecnici e le conferenze, organizzate con il supporto delle principali associazioni di settore e delle più importanti aziende nazionali ed internazionali, non potrà certo mancare il “Recovery Plan”, il Piano che con 222 miliardi di investimenti e riforme intende recuperare la crisi determinata dal Covid e ricondurre il Paese su un sentiero di crescita duraturo e sostenibile.

Un piano dove il settore delle costruzioni è chiamato a giocare un ruolo fondamentale, considerando che circa la metà delle risorse disponibili (108 miliardi di euro) andrà in investimenti di interesse per il settore delle costruzioni da realizzarsi entro il 2026 in stretta collaborazione con le istituzioni pubbliche. Di questi, circa 47 miliardi di euro, pari al 44% delle risorse destinate all’edilizia, vedrà infatti la gestione o il coinvolgimento diretto degli enti territoriali. Il Governo ha destinato nel Pnrr 6 miliardi di euro per progetti per “la resilienza, valorizzazione del territorio ed efficientamento energetico dei Comuni”. A questi si aggiungono, tra gli altri, 12 miliardi per l’edilizia scolastica, 2,5 miliardi per il rischio idrogeologico e oltre 9 miliardi per i programmi di rigenerazione urbana. Una grandissima opportunità per riqualificare i territori e migliorare la qualità della vita di cittadini e imprese, sostenendo l’economia e il settore delle costruzioni. Naturalmente si discuterà anche delle tensioni internazionali e del loro riflesso sul mondo economico italiano.

«Il Gic arriva quest’anno proprio nel momento in cui il Pnrr si prospetta come una grande opportunità di sviluppo per la filiera delle infrastrutture, forse mai vista prima d’ora e le aziende sono pronte per cogliere l’occasione. Ma le ripercussioni sui mercati finanziari e delle materie prime provocate dalle tensioni internazionali rischiano di mettere in forse questa opportunità», commenta Francesco Rolleri, presidente di Confindustria Piacenza, «È necessario intervenire con provvedimenti straordinari in una fase straordinaria; le misure sin qui adottate dal Governo per il settore delle opere pubbliche sono molto limitate ed hanno tempi di attuazione lunghissimi, incompatibili con l’emergenza del momento. Il peso di questa perturbazione mondiale non può essere interamente sopportato dalle aziende».

Complessivamente sono 65 i patrocini raccolti fino a oggi dal GIC, tra i quali spiccano quelli di: Anas,  Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi (Assobeton), Federazione della Filiera del Cemento, del Calcestruzzo, dei Materiali di Base, Dei Manufatti, Componenti E Strutture per le Costruzioni (Federbeton), Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato(Atecap), Associazione Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni (Nadeco), Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia) e l’Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) e, ovviamente, Confindustria Piacenza. E non mancano certo i patrocini delle associazioni d’oltre confine, come testimoniano quelli della European Demolition Association (Eda), dell’European Association for Construction Repair, Reinforcement and Protection (Acrp), dell’Asociation Espanola de Pavimentos Continuos (Aepc) e della Asociation de Fabricantes de Encofrados y Cimbras (Afeci).

Ma il Gic può vantare anche il patrocinio di ben due ministeri: ultimo arrivato quello del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che va ad aggiungersi a quelli già concessi da Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, Regione Emilia Romagna e Comune di Piacenza. «Il Gic - sottolinea l’Amministratore Unico di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli - è uno degli eventi più importanti del nostro calendario fieristico, una fiera specialistica di altissimo livello tecnico e scientifico che in pochissime edizioni ha già saputo conquistarsi una platea di espositori e di visitatori di livello internazionale. Proprio per l’alta cifra qualitativa che lo caratterizza ma anche grazie ai tanti settori merceologici coinvolti, GIC è diventato il più qualificato e importante evento tematico d’Europa. Questa fiera è l’ennesima dimostrazione che a Piacenza Expo si possono organizzare mostre-convegno specialistiche di alto livello tecnico, che non solo hanno saputo premiare gli espositori e gli addetti ai lavori che vi hanno partecipato, ma che hanno anche avuto la capacità di determinare importanti ricadute economiche e commerciali a favore del nostro territorio, che è il vero azionista di riferimento del nostro Ente Fiera».

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