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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Dalla Serbia per apprendere le caratteristiche di qualità dei salumi Dop piacentini

Una delegazione proveniente dalla Serbia, composta da produttori ed aziende locali, è stata ricevuta dal Consorzio salumi dop piacentini

Una delegazione proveniente dalla Serbia, composta da produttori ed aziende locali, accompagnata da una rappresentante del Ministero dell’Agricoltura e da due rappresentanti della Fao, le dott. Lisa Paglietti (coordinatrice del progetto) e Francesca Marrocco, è stata ricevuta dal prof. Roberto Belli presso la sede del Consorzio salumi Dop piacentini, dove ha ascoltato una dettagliata relazione sul ruolo della Comunità Europea verso i prodotti tutelati nonché sui salumi Dop con la tecnologa alimentare dott. Mara Gioia

Belli ha relazionato sul ruolo dei Consorzi di tutela ed il significato di Dop ed IGP (ha ricordato che Piacenza unica in Europa può fregiarsi di ben tre Dop nei salumi, ovvero coppa, salame e pancetta), quindi ha ricordato la lunga storia dei Salumi DOP Piacentini che è stata illustrata anche in alcuni testi riservati alle scuole elementari e l’esperienza del Consorzio Salumi DOP piacentini che proprio quest’anno festeggia il suo Ventennale.

Quindi la Gioia ha illustrazione  le peculiarità organolettiche dei Salumi DOP piacentini e le metodologie produttive cui è seguita una degustazione guidata dei salumi DOP piacentini con il supporto della signora Lorella Ferrari segretaria del Consorzio.

Il responsabile FAO dei progetti in Serbia Milos Milovanovic ha detto che la produzione territoriale è prevalentemente orientata verso salsicce, prosciutti, speck e patè di carne, una produzione locale che vuole migliorare i proprio processi produttivi attraverso specifici protocolli qualitativi e di gestione del mercato, controllati da un ente pubblico cui si aderisce su base volontaria. L’export è limitato per ora ai paesi limitrofi come Croazia, Slovenia, Montenegro ma anche verso la Russia.

L’intento- ha chiarito Milovanovic- è quello di migliorare il valore aggiunto dei prodotti attraverso una crescita qualitativa certificata. Ecco dunque il significato dello specifico progetto di sviluppo e ricostruzione sostenuto dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) e dalla FAO. Al termine dell’incontro la delegazione si è recata in visita presso un salumificio locale della provincia.

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