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Economia

«Decreto legge semplificazione, il momento richiede un ritorno all'essenzialità»

Anche la Corte dei Conti chiede un taglio della burocrazia

«C’è un prima e un dopo Coronavirus». Così il presidente di Confagricoltura Piacenza, Filippo Gasparini, sul decreto legge semplificazione al varo del Governo. «È fondamentale soprattutto che si assicuri quello sgravio dalla mala burocrazia che non è un concetto astratto, ma un’azione concreta contro una deriva ideologica che ci sta danneggiando e che dopo il Coronavirus le imprese non hanno più la forza di continuare a sopportare. La burocrazia è considerata garanzia di legalità, ma non è così. Ingessare il Paese con norme inutili, che affossano le imprese assecondando il pensiero dominante, non aumenta le garanzie di legalità. È ora di ricostruire un’economia reale in cui alle imprese venga riconosciuto il ruolo che hanno, di volano dell’economia e non vengano considerate aprioristicamente colpevoli. Purtroppo non è semplice provare a scomporre il concetto di burocrazia. Questa non è un fenomeno ineluttabile, ma il risultato di un processo: è un insieme di mansioni, impedimenti, carte e manodopera, causato da un impianto mostruoso di leggi che si sono stratificate negli ultimi 40 anni con uno scopo perché, se, come speriamo, non avevano il semplice turpe obiettivo di creare stipendi veicolo di consenso, è comunque un impianto risultante da azioni mirate a stabilire legalità e garanzie, evidentemente considerando l’impresa possibile sacca di illegalità. Queste norme creano inefficienza progressiva fino a bloccare totalmente l’impresa. O continuiamo così fino a quando una classe imprenditoriale verrà meno, sia in termini di fiducia che di capacità di stare sul mercato o tagliamo la mala-burocrazia. Se non si dovesse riuscire, per lo meno, questo aberrante impianto di norme divenga globale per riequilibrare, così, le enormi disparità che ora abbiamo sui mercati con i competitor stranieri».

Confagricoltura ha rimarcato più volte a tutti i livelli che la semplificazione è la priorità numero uno per il Paese e Filippo Gasparini non ha mancato di sottolinearlo anche all’interno del tavolo provinciale dedicato alla ripartenza, raccogliendo, tra l’altro, il consenso trasversale delle diverse categorie produttive. Sul tema è intervenuto recentemente il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, approvando il passaggio della relazione della Corte dei Conti, del 24 giugno, inerente la necessità di un drastico taglio alla burocrazia. «Ci auguriamo che il decreto sulla semplificazione annunciato dal Governo – ha detto Giansanti - consenta di fare reali e sostanziali passi in avanti verso l’efficienza amministrativa a tutti i livelli. A riguardo, sosteniamo l’intervento della Corte dei Conti che ha sollecitato una riorganizzazione più efficiente della macchina amministrativa e dei servizi fondamentali da garantire alla cittadinanza».

«Siamo alla svolta – conclude Gasparini - il nuovo concetto guida deve essere l’essenzialità, essenzialità delle norme per il rispetto dei valori del nostro Paese, in primis la tutela della salute e la dignità del lavoro e dell’impresa».

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