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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

«Destinazione Turistica Emilia coordini, ma è necessario creare una rete per valorizzare il territorio»

L’incontro alla Faggiola di Gariga

«Nell’analisi di reputazione, oggi l’Emilia Romagna non emerge, è quindi necessaria un’unione, una collaborazione nel marketing, con Destinazione Emilia come soggetto che coordina ed aiuta a crescere, con il supporto logistico e tecnico, in ottica di mercato della promo-commercializzazione, sollecitando enti pubblici e soggetti partner. Una Rete Pivot il cui soggetto responsabile sia Destinazione Emilia». Questa in sintesi la proposta operativa evidenziata dall’esperto di turismo internazionale Josep Ejarque in occasione dell’incontro promosso alla Corte la Faggiola di Gariga di Podenzano da Destinazione Turistica Emilia per illustrare i dettagli del piano di promo- commercializzazione con riferimento anche alla  costituzione delle reti di prodotto turistico del territorio compreso tra le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Presenti sindaci, operatori turistici, rappresentanti di associazioni di categoria, di Consorzi di tutela e promozione e delle Strade dei vini e dei sapori, ristoratori, albergatori e gestori di strutture ricettive, operatori culturali istituzionali, referenti di Castelli, Musei, Teatri e Fondazioni Culturali, guide turistiche, Produttori e rivenditori di prodotti tipici.

Dopo il saluto del sindaco di Podenzano Alessandro Piva (presente anche l’assessore del Comune di Piacenza Jonathan Papamarenghi), ha preso la parola il Direttore di Destinazione Emilia Pierangelo Romersi (al tavolo la presidente Natalia Maramotti) che ha spiegato come le reti turistiche «servano a qualificare un turismo che cambia e che va intercettato». Romersi ha ricordato le attività promozionali svolte nel 2018, quindi ha delineato le azioni di organizzazione del prodotto turistico dell’area di Parma, Piacenza e Reggio Emilia per l’anno in corso. Destinazione sarà presente a Fuorisalone (del Mobile a Milano), alla Stazione Centrale di Milano, all’aeroporto Marconi di Bologna, con servizi di informazione presso l’Unione dei Comuni dell’Appennino. Inoltre saranno sviluppate comunicazioni su riviste, in radio, sui mezzi di trasporto, all’estero e in occasione di eventi, sia in Fiere locali che internazionali, sia con proprio personale o con materiale. «Le risorse - ha detto- ammontano nel bilancio ad un milione di euro; pur se la cifra è per ora esigua se si fa squadra si possono attuare iniziative ed aggregare».

Un concetto pienamente condiviso da Ejarque che ha rilevato come il contenuto sia disorganizzato e che la proposta turistica emiliana deve uniformarsi a ciò che il cliente richiede. Oggi il turismo compra l’esperienza, siamo un mercato non più di offerta, ma di domanda, ed occorre raccontarsi in modo diverso, le scelte sono in base all’interesse personale, l’85 % tramite internet. «Oggi - ha chiarito - il turista vuole fare, non guardare, desidera esperienze, con vacanze sempre più brevi. I settori prevalenti sono eno-gastronomia, cultura e sport nelle sue varie declinazioni. Destinazione Emilia deve porsi nell’ottica della domanda, dando visibilità soprattutto su internet vendendo l’esperienza del territorio. Bisogna mettere a sistema le attrattive e gli operatori differenziandosi per emergere, con la cooperazione e collaborazione tra i diversi operatori con prodotti tematici, reti di prodotti con offerte turistiche aggregate, con nicchie di domande competitive».

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