Copelli, CGIL: ecco perchè non abbiamo firmato
Un accordo in questi termini non si firma, ci sono tutti i motivi per non farlo secondo Gianni Copelli, segretario provinciale della Cgil, l'unica sigla sindacale che non ha siglato l'accordo sul nuovo modello contrattuale voluto da Governo e Confindustria
E' appena terminato il sit-in promosso da Cgil per protesta sotto la sede provinciale della Confederazione, e Gianni Copelli, segretario provinciale Cgil spiega quali sono stati i motivi per dire no.
Segretario Copelli, perchè no all'accordo?
Perchè fondamentalmente l'accordo è tutto spostato sulle esigenze delle imprese e
il recupero dell'inflazione non c'è assolutamente. Secondo i nostri calcoli, le retribuzioni saranno addirittura inferiori all'inflazione, quindi il potere d'acquisto degli italiani continuerà ad essere eroso. Poi perchè l'eventuale scostamento dall'inflazione reale, nel pubblico impiego, verrebbe restituito secondo l'accordo a tre anni.
C'è altro?
Non siamo d'accordo neanche sul capitolo del diritto dello sciopero perchè le regole fra le parti sociali le decidono le parti sociali non qualcun altro. Credo che su questo ci siano tutti i motivi per non firmare l'accordo e per mantenere il nostro grado di autonomia e il ruolo del sindacato.
Segretario Copelli, perchè no all'accordo?
Perchè fondamentalmente l'accordo è tutto spostato sulle esigenze delle imprese e
il recupero dell'inflazione non c'è assolutamente. Secondo i nostri calcoli, le retribuzioni saranno addirittura inferiori all'inflazione, quindi il potere d'acquisto degli italiani continuerà ad essere eroso. Poi perchè l'eventuale scostamento dall'inflazione reale, nel pubblico impiego, verrebbe restituito secondo l'accordo a tre anni.
C'è altro?
Il potere d'acquisto verrebbe eroso dall'inflazione |
Non siamo d'accordo neanche sul capitolo del diritto dello sciopero perchè le regole fra le parti sociali le decidono le parti sociali non qualcun altro. Credo che su questo ci siano tutti i motivi per non firmare l'accordo e per mantenere il nostro grado di autonomia e il ruolo del sindacato.