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Economia

Distribuzione cooperativa, si sciopera anche la vigilia di Natale e l’ultimo dell’anno

Lo annunciano le segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: «Il diritto ad un contratto di lavoro equo, che permetta di lavorare e vivere serenamente è sempre più sotto attacco. C’è bisogno di una forte spinta per arrivare a dei degni rinnovi»

Per la distribuzione cooperativa si profila un altro sciopero a Piacenza: i lavoratori si asterranno dal luogo di lavoro la vigilia di Natale, e le ultime due ore del turno del 31 dicembre. Lo annunciano le segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, dopo il successo dello sciopero del 22 dicembre. 

Vertenze, contratti e relazioni industriali, l'intervento di Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl), Francesco Bighi (Uil

«E’ un periodo complicato per la dignità nei luoghi di lavoro: mobilitazioni, stati di agitazione e anche scioperi. Da più parti le lavoratrici e i lavoratori piacentini stanno denunciando condizioni difficili, che impongono riflessioni che interessano il sindacato e il lavoro, ma in una certa qual misura la cittadinanza tutta.  I lavoratori di Amazon, da settimane sono in stato di agitazione con il blocco degli straordinari e sono stati costretti allo sciopero per cercare di portare il colosso dell’e-commerce, capitalizzato oltre 100 miliardi di euro, a fare passi avanti in una trattativa che verte sulla dignità del lavoro ancor prima che su ogni altra questione. Una mobilitazione svolta nei modi corretti e previsti dalle norme, che ci porta a censurare in modo netto l’atteggiamento dell’azienda che non si è presentata ad un tavolo convocato dal Prefetto di Piacenza, rappresentanza del Governo italiano sul territorio. E se da un lato ringraziamo le istituzioni e anche quelle forze politiche che stanno sostenendo i lavoratori e difendendo delle corrette relazioni industriali, rinnoviamo la solidarietà del sindacato confederale ai lavoratori in stato di agitazione. Questa vertenza, e non è la sola, ci parla del tema più ampio della dignità del lavoro in questo Paese - e sul nostro territorio. Anche per questo, l’atteggiamento del colosso di Seattle va ricondotto nel solco delle corrette relazioni industriali e istituzionali, per consentire una corretta dialettica tra le parti e dare risposte ai lavoratori. E delle risposte si aspettano anche coloro che in questi giorni hanno scioperato nella Grande Distribuzione e nella Distribuzione Cooperativa: un contratto scaduto da quattro anni, e delle proposte per il rinnovo della controparte che vogliono portare il “posto di lavoro” in contrasto con la conciliazione dei tempi di vita. Il diritto ad un contratto di lavoro equo, che permetta di lavorare e vivere serenamente è sempre più sotto attacco, e dimostra come ci sia bisogno di una forte spinta per arrivare a dei degni rinnovi, che interessano in questa fase la stragrande maggioranza del mondo del lavoro. I rinnovi dei contratti scaduti e corrette relazioni tra le parti sono alla base del nostro sistema sociale, e industriale.  In questo contesto, è un bel segnale il primo rinnovo contrattuale nella Pubblica Amministrazione arrivato in queste ore. Ci auguriamo possa dare una spinta su altri fronti contrattuali, non solo nel pubblico impiego, verso quelle condizioni di lavoro che la nostra Carta Costituzionale disegna». 

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