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Domusconsumatori: «Il Consorzio di Bonifica aumenta i minimi e le tariffe»

Domusconsumatori: «I piacentini subiranno un aggravio dai contributi della bonifica. Il bilancio di previsione 2013 del Consorzio di bonifica di Piacenza ha introdotto un aumento di circa il 30% del minimo di contribuenza, che passa da 14 a 18 euro»

La Domusconsumatori, l’Associazione per la tutela di consumatori ed utenti aderente alla Confedilizia, dopo aver denunciato proprio in questi giorni il rischio di un aumento delle tariffe dell'acqua, fa notare che i piacentini subiranno anche un aggravio dai contributi della bonifica.

Così scrivono in una nota: «Infatti, come già segnalato dalla Confedilizia di Piacenza sulla stampa locale, il bilancio di previsione 2013 del Consorzio di bonifica di Piacenza, approvato con delibera del Consiglio di amministrazione del 19 febbraio 2013, ha introdotto un aumento di circa il 30% del minimo di contribuenza, che passa da 14 a 18 euro. Inoltre nel suddetto bilancio è stato previsto anche un aumento del 20% per i contributi degli immobili di montagna. È opportuno far rilevare che questi aumenti si pongono in contrasto con alcuni dei principali obiettivi della legge regionale dell’Emilia Romagna di riordino dei Consorzi di bonifica (n. 5/2009) e cioè il contenimento della spesa e la riduzione dei costi. E proprio in un periodo di crisi come questo si sarebbe dovuto fare quanto possibile per ridurre gli sprechi e per razionalizzare i costi di gestione del Consorzio, invece gli aumenti previsti dei tributi di bonifica andranno ad accrescere il carico fiscale che pesa sui proprietari di immobili, i quali devono già fare i conti con gli aggravi derivanti dall'irpef, dall'imu e da ogni altro tributo nazionale e locale».

«E come se non bastasse il Consorzio organizza mostre, visite e si fa bello, fornendo tra l'altro una informazione distorta e incompleta nel momento in cui continua ad astenersi dal comunicare i dati della contribuenza. Si perchè bisogna ricordare che, oltre ad applicare in modo indiscriminato il tributo tassando anche coloro che non traggono alcun beneficio dalla bonifica (la Corte di Cassazione ha stabilito che il contributo è legittimo solo quando ci sia effettivamente un aumento di valore direttamente e specificamente ricollegabile alle opere di bonifica), il Consorzio impone ai condòmini e proprietari di casa della città di Piacenza (che già pagano per il servizio di fognatura che fornisce il Comune) contributi per più di 2 milioni di euro per la gestione di opere (collettore Settentrionale, collettore Rifiuto e impianto idrovoro Finarda) la cui manutenzione costerebbe invece solo 40 mila euro circa all'anno al Comune di Piacenza, il quale da decenni ne reclama invano la consegna dalla Regione Emilia Romagna. Regione Emilia Romagna che, oltre a non dare seguito alla summenzionata richiesta del Comune, nulla ha opposto agli aumenti contributivi programmati dall’Ente per il 2013».

«E, almeno per quanto ci risulta, nulla hanno opposto agli aumenti di cui sopra nemmeno Confcommercio, Confindustria, Libera Associazione Artigiani, Confesercenti, Coldiretti, Confederazione Nazionale dell'Artigianato (CNA), Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) e Confcooperative che, come noto, fanno parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica. Per ulteriori informazioni sull'argomento è possibile rivolgersi alla locale Sezione di Domusconsumatori presso la sede dell'Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza (Via Sant'Antonino n. 7, tel. 0523.327273)».

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