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Agricoltura / Rivergaro

"Economia circolare e riduzione delle emissioni": premio a Cascina Bosco Gerolo di Rivergaro

Lo sviluppo di un’attività zootecnica tradizionale in un’impresa con numerosi settori produttivi innovativi ha permesso l'aggiudicazione, per la provincia di Piacenza, del premio AgriManager 2023

Lo sviluppo di un’attività zootecnica tradizionale in un’impresa con numerosi settori produttivi innovativi orientati all’economia circolare, alla multifunzionalità ed alla riduzione delle emissioni è il fattore che ha consentito a Cascina Bosco Gerolo di Rivergaro di aggiudicarsi per la provincia di Piacenza il premio AgriManager 2023, un premio assegnato all’impresa che ha adottato gli interventi più innovativi. La scelta è avvenuta al termine del progetto di crescita manageriale promosso dalla società cooperativa di servizi Agri2000 in partnership con Emilbanca, che ha coinvolto 1.500 imprese delle province emiliane di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Il premio è stato consegnato a Rivergaro alla titolare Nicoletta Cella dal presidente di Agri2000, Camillo Gardini, e dal vice direttore generale di Emilbanca, Matteo Passini, in un incontro in cui è intervenuto anche il vice sindaco di Rivergaro, Pietro Martini. “Si premia la capacità e il coraggio delle imprenditrici – si legge nella targa consegnata questa mattina – in grado di far evolvere un’attività zootecnica in un’impresa con settori produttivi innovativi orientati all’economia circolare, alla multifunzionalità ed alla riduzione delle emissioni".

La Cascina, tutta al femminile, in quanto condotta da Adele Beotti e dalle figlie Nicoletta e Serena Cella, vanta una produzione di altissima qualità di latte, latticini e formaggi proposti nello spaccio aziendale e nei distributori sul territorio, e ha creduto fortemente nella multifunzionalità con attività quali l’agriturismo e la fattoria didattica. L’azienda comprende 600 capi in lattazione e 50 addetti. È dotata di un proprio caseificio aziendale e trasforma il latte prodotto in azienda per poi distribuirlo nei diversi canali di distribuzione (GDO, grossisti e distributori automatici).

Ma la vera innovazione riguarda la realizzazione in Valtrebbia del primo distributore di biometano per il rifornimento delle auto. L’azienda ha investito anche in un impianto a biogas per la produzione di energia elettrica e per la produzione e distribuzione di biometano grazie ai reflui zootecnici. Dall’allevamento di mucche si ricavano così non solo il latte e i formaggi che vengono venduti direttamente ai consumatori ma anche un biometano di qualità per la auto a metano. “Per evitare di chiudere l’azienda – ha detto il presidente di Agri2000 Camillo Gardini –– è sempre più importante passare dalla mentalità di produttori a quella di imprenditori. Il progetto AgriManager è un percorso unico in Europa per far crescere le conoscenze degli imprenditori agricoli dei nostri territori per adottare cambiamenti radicali nei metodi di coltivazione con l’introduzione di nuove tecnologie per ridurre l’impiego di mezzi di produzione come concimi, agrofarmaci e biostimolanti e per ottimizzare l’utilizzo di acqua”. Il vice direttore generale di Emilbanca, Matteo Passini ha espresso “soddisfazione per un progetto come questo che aiuta a crescere l’imprenditorialità di chi gestisce le aziende del settore agroalimentare con innovazioni che vanno verso tecnologie 4.0 per ridurre costi e aumentare la sostenibilità delle imprese”.

Da Coldiretti Piacenza arriva il plauso alla Società Agricola Cascina Bosco Gerolo (erano presenti alla premiazione anche il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli e il segretario di zona Fabrizio Masini). «I liquami e il letame prodotti in stalla dalle mucche – spiega Coldiretti - vengono mescolati a culture di secondo raccolto, dalla paglia agli stocchi di mais, e messi a fermentare in un impianto che somiglia a una sorta di grande pentola a pressione. Il gas prodotto viene quindi trasferito in un impianto di upgrading dove viene completamente purificato e stoccato in bombole che alimentano il distributore, capace di produrre 86 mc/h di biometano mentre il digestato viene usato per concimare i terreni. Il primo distributore a km zero – rivela Coldiretti - sta riscuotendo grande successo. L’esperienza piacentina – conclude il Direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli - è un esempio virtuoso dello sviluppo del biometano agricolo Made in Italy “dalla stalla alla strada”». Al premio era associata anche la donazione di prodotti agroalimentari per un valore di mille euro alla Unicoop Cooperativa Sociale, ente del terzo settore del territorio.

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