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Economia regionale: cresce il Pil. Bene esportazioni, investimenti e consumi

Nel 2015 il Pil regionale aumenterà dell'1,2 per cento. Bene le esportazioni, ripartono gli investimenti e accelerano i consumi. Si avvia la ripresa dell’industria. Sale l'occupazione. Nel 2016, crescita all’1,5 per cento. I dati analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna

Nel 2015 il Pil regionale aumenterà dell’1,2 per cento. Bene le esportazioni, ripartono gli investimenti e accelerano i consumi. Si avvia la ripresa dell’industria. Sale l’occupazione. Nel 2016, crescita all’1,5 per cento. Nel 2015 il Pil regionale dovrebbe salire dell’1,2 per cento. E’ quanto prevede l’ultima edizione degli “scenari per le economie locali” di Prometeia analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Continua la crescita delle esportazioni (+4,1 per cento), nonostante un rallentamento del commercio mondiale. Si sta avviando un nuovo ciclo degli investimenti (+1,9 per cento). Si conferma la ripresa dei consumi (+1,3 per cento). La previsione si fonda su un quadro, nel 2015, di leggero rallentamento della crescita dell’attività globale (+2,8 per cento) e di più marcata decelerazione del commercio mondiale (+1,5 per cento). È più sostenuta la crescita dei paesi industrializzati (+1,9 per cento), ma rallenta quella delle economie emergenti (3,6 per cento). Si consolida la crescita nell’area dell’euro (+1,4 per cento) e in Italia (+0,8 per cento).

I settori Nel 2015 si avvicinerà la fine della fase di recessione per le costruzioni (-0,6 per cento) e l’avvio di una ripresa del settore industriale (+1,8 per cento), che nel 2016 si arriverà al 2,7 per cento, mentre proseguirà la crescita nel settore dei servizi(+0,7 per cento).

Il mercato del lavoro Evoluzione positiva nel 2015: il tasso di attività si ridurrà al 47,1 per cento, ma si avrà un sostanzialeaumento degli occupati (+1,2 per cento). Il tasso di disoccupazione, pari al 2,9 per cento nel 2007, giunto all’8,4 per cento nel 2013, scenderà al 7,8 per cento. Le previsioni formulate da Prometeia confermano quanto emerso dai dati congiunturali raccolti ed elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. La ripresa del comparto manifatturiero, ancora una volta trainata dalle imprese esportatrici, sembra produrre effetti positivi anche sugli altri settori economici e sull’occupazione.

È una ripresa ancora fragile, sia per intensità che per le modalità che l’originano, principalmente legati a fattori esogeni quali gli interventi della Banca centrale europea e il tasso di cambio favorevole. Tuttavia, è un’importante inversione di tendenza rispetto al passato, una variazione che colloca l’Emilia-Romagna tra le prime regioni italiane per crescita. Gli effetti dei recenti provvedimenti governativi, volti a sostenere l’attività produttiva, l’occupazione, la domanda interna, ad aumentare l’efficienza e ridurre i costi della pubblica amministrazione, potranno consolidare la ripresa.

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