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Economia

«Enoturismo, al fianco degli imprenditori con un’assistenza dedicata»

Lara Sartori referente tecnica per Confagricoltura Piacenza

La definitiva uscita dalla pandemia si accompagna, finalmente, con la ripresa di una serie di attività legate all’enogastronomia e al turismo locale che coinvolgono direttamente le aziende agricole. Confagricoltura Piacenza, da anni, offre un servizio di assistenza per le imprese che intendono avviare o implementare le attività legate alla multifunzionalità dell’azienda agricola e specificatamente in ambito agrituristico. Nel 2019 è stata inoltre approvata la determina regionale sull’enoturismo, la quale disciplina le attività che le imprese agricole vitivinicole possono svolgere per promuovere e far conoscere la realtà e i prodotti aziendali. È dunque con l’intento di fornire supporto alle imprese che nei giorni scorsi si è tenuto un in contro, in parte in presenza in parte on line. 

Lara Sartori-2Presenti i responsabili dei vari aspetti che queste norme cerniera racchiudono, il referente tecnico di Confagricoltura Emilia Romagna, Elia Ferroni e la referente di Confagricoltura Piacenza per il settore agrituristico ed enoturistico, Lara Sartori (in foto). «La determina regionale – hanno convenuto i presenti - regolamenta l’enoturismo concependolo come un ampliamento delle attività dell’azienda vitivinicola. È dunque necessario presentare una Scia e frequentare un corso di formazione, a meno che non si sia in possesso di un’esperienza pregressa». 

Nelle attività enoturistiche sono inclusi i percorsi di promozione enoturistica che migliorano la conoscenza delle produzioni vitivinicole locali e attività di degustazione nelle quali i vini aziendali possono essere accompagnati a prodotti locali. «Ciò che all’apparenza sembra intuitivo – ha spiegato la consulente fiscale di Confagricoltura Piacenza, Michela Filippi – è stato approfondito perché alcuni cibi possono essere manipolati ai fini della degustazione, altri no e quando le aziende chiedono specificatamente cosa sia ammesso o meno il discernimento, nelle pieghe della direttiva, non era sempre immediato. Anche per questo motivo abbiamo voluto confrontarci con il referente regionale così da poter offrire riscontri chiari e precisi». 

«In questo settore, come per le attività agrituristiche – ha commentato Lara Sartori - è necessario interfacciarsi costantemente con i colleghi responsabili dei diversi aspetti perché l’ambito fiscale è fortemente collegato con quello tecnico-produttivo e con quello autorizzativo-sanitario. Da parte mia sono a disposizione degli associati e in costante raccordo con i colleghi per implementare il servizio di assistenza in un filone di attività attivo da anni e nel quale le aziende agricole hanno ragione di continuare a crescere. Non è un caso – ha concluso Sartori – che Confagricoltura, ormai nel lontano 1965, abbia patrocinato e promosso la nascita della prima associazione degli agriturismi: Agriturist».

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