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Export, un buon 2014 per le imprese piacentine

Si è chiuso con un nuovo aumento dei valori delle merci esportate dalle imprese piacentine l'anno 2014: lo rendono noto i dati Istat diffusi nei giorni scorsi. In ripresa gli alimentari ed i prodotti della metallurgia, calano macchinari e autoveicoli

La variazione complessiva, calcolata dall’Ufficio studi della Camera di commercio, è stata del +7%, più contenuta rispetto al +10,5% che era stato conteggiato tra il 2012 ed il 2013. Le importazioni hanno a loro volta totalizzato un segno positivo delle variazioni, pari al +13%. In valore assoluto le esportazioni hanno movimentato 3.733 milioni di euro, le importazioni 3.240 milioni di euro.

Un forte impatto sul commercio estero piacentino arriva, come ormai verificato in più trimestri, dal commercio di prodotti tessili ed abbigliamento. Il peso di queste esportazioni sul totale raggiunge il 21,4% e deriva dalle attività correlate con il polo logistico piuttosto che dal manifatturiero locale. Analoga considerazione si può associare alla categoria dei mobili: tra il 2013 ed il 2014 il valore delle vendite oltre confine è balzato avanti di un ulteriore 22,1%. Il grande comparto collegato a molta dell’industria provinciale, quello della fabbricazione di macchinari ha invece accusato una contrazione del valore delle merci vendute all’estero pari al 5%. Per i prodotti della metallurgia se  ne è invece registrato un incremento del 4,1%.

In ripresa le esportazioni dei prodotti alimentari. La variazione del 18,8% registrata ha consentito di superare il calo del 3% che si era verificato tra il 2012 ed il 2013. I prodotti di punta del paniere alimentare piacentino esportato sono rappresentati dalla frutta ed ortaggi lavorati e conservati (32% del totale) e dai prodotti delle industrie lattiero casearie (30% circa). In entrambi i casi la variazione delle esportazioni è stata positiva. Molto buona la performance della categoria “carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne” (+43% il totale dell’incremento registrato).

In crescita costante nell’arco dell’ultimo triennio l’export di bevande, che ha raggiunto -nel 2014- i 12 milioni di euro. L’incremento delle esportazioni piacentine non è stato generalizzato verso tutti i mercati possibili di sbocco. Se il commercio verso l’Europa ha fatto segnare un +10,9%, quello verso l’Asia orientale un +8,9% e quello verso l’America settentrionale un + 22,3%, si sono invece ridotti i flussi verso il Medio Oriente (-3,6%), l’America centro meridionale (-25,9%) e l’Africa (-10,5%). L’import-export ha visto una crescita anche nelle province che sono più vicine a Piacenza. L’unica eccezione è rappresentata dalla provincia di Pavia nella quale le importazioni sono calate del 15,7% e le esportazioni del 6,6%.

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