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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Ex Consorzio Agrario, Crotti: «Disponibili ad un confronto sul futuro dell’area»

Il presidente di Terrepadane: «Nessuna speculazione sull’area, vogliamo recuperare un pezzo di storia del mondo agricolo». Confindustria propone di riportare qui le imprese

«Al momento attuale non siamo ancora entrati in una fase operativa, con la nuova Amministrazione cittadina ci siamo incontrati per fare una ricognizione, uno stato dell’arte. Ma siamo disponibili ad ascoltare chiunque abbia idee e proposte per quest’area». Marco Crotti, presidente di Terrepadane, era presente all’assemblea di Confindustria Piacenza, organizzata nelle officine dell’ex Consorzio Agrario di Piacenza, tra via Colombo e la ferrovia. Un’area che da anni attende una nuova vita.

L’area dell’ex consorzio è di 130mila metri quadrati. Tutto è fermo all’accordo di programma del 2016, che ha subito diverse fasi di sospensione dovute a incertezze del proprietario dell’area – per ragioni economiche e di mercato - e alle richieste di modifica da parte delle amministrazioni comunali che si sono susseguite. Ad oggi prevede 19.500 metri quadrati di commerciale (14.500 mq di questi occupati da un ipermercato), 9mila mq di residenziale, più una quota di servizi e un hotel. Al momento attuale l’unica cosa ben avviata è la realizzazione del parcheggio pubblico da duecento posti auto, nell’area che ospitava un tempo l’ex mercato ortofrutticolo, demolito dall’Amministrazione Barbieri.

Le bocce sono ferme da molto tempo. La pandemia, associata alla crisi socio-economica, non ha aiutato. Ora pure l’inflazione e la crisi energetica. Da tempo alcune parti politiche chiedono di rivedere il progetto e tagliare commerciale e residenziale. Confindustria Piacenza ha voluto organizzare qui la sua assemblea, facendo vedere alle istituzioni e agli imprenditori, la vastità di un’area che è a due passi dalla stazione e vicina al centro storico. Rolleri, durante la giornata, ha insistito più volte sulla bellezza di recuperare un’area dismessa, nel perimetro cittadino, per fare impresa. Un recupero industriale o artigianale dell’area sarebbe una soluzione. Sicuramente sarebbe una riqualificazione molto diversa da quella ipotizzata da Terrepadane quando la pratica venne aperta. L'associazione degli industriali si sta guardando attorno e valuta diverse possibilità. Nelle prossime settimane c'è l'intenzione di riaprire un confronto con la Giunta Tarasconi, anche perché alcune imprese si sarebbero fatte avanti. 

«Il progetto per il momento è ancora quello concordato in passato con la precedente Amministrazione - ha detto Crotti - secondo l’accordo di programma siglato con il Comune. Ad oggi ci sono degli interessamenti in corso, alla Giunta abbiamo chiesto di condividere nuove idee». «L’assemblea di Confindustria organizzata in questa sede – è la riflessione del presidente del Consorzio Agrario - è anche un modo per chiedere alla città se ci fossero iniziative o idee. Non c’è alcuna preclusione da parte nostra, siamo qui per valorizzare l’area. Siamo lontano dal concetto del “il progetto è nostro e non si tocca”: se qualche imprenditore avesse in mente un’idea da aggiungere, lo ascoltiamo volentieri. Terrepadane non vuole speculare, ma recuperare e valorizzare un’area storica per il mondo agricolo».

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