Expo 2015: evento sostenibile? I controlli ci sono, i risultati vengono monitorati
Expo 2015 e le sue strutture. Ne ha parlato a Caffè Expo alla Cattolica Gloria Zavatta, sustainability manager di EXPO2015, che è stata intervistata dalla dottoranda in Agrisystem Sara Corrado, con la moderazione di Ettore Capri, della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali
Expo 2015 e le sue strutture devono essere un’esperienza esemplare da lasciare in eredità a grandi eventi futuri; ha un impatto molto forte su economia e società ed i soldi pubblici investiti non vanno assolutamente sprecati. E tutto ciò che è stato fatto deve essere sostenibile e questo obiettivo va costantemente monitorato in ogni fase, dalla partenza fino a quando saranno smantellate le strutture attraverso parametri ben delineati e duttilmente codificati in itinere.
Ne ha parlato a Caffexpò alla Cattolica la dott.ssa Gloria Zavatta, sustainability manager di EXPO2015, che è stata intervistata dalla dottoranda in Agrisystem Sara Corrado, con la moderazione del prof. Ettore Capri, della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.
Le questioni ambientali collegate all’evento- ha spiegato la Zavatta- sono sicuramente complesse, così come lo è scegliere i parametri di giudizio e le azioni da intraprendere. Il rapporto stilato (come i successivi) deve essere accurato, tempestivo, chiaro ed affidabile e trattare temi di reale interesse.
Expo 2015 coinvolge 142 paesi del mondo e moltissimi stanno direttamente costruendo il proprio padiglione. Era necessario trovare metodi di condivisione per raccogliere i dati e compararli e poi avviare progetti con studi di impatto ambientale e come mitigare il progetto stesso, con tutta una seria di indicazioni costruttive e sul condizionamento (soprattutto per l’estate) e come riutilizzare il manufatti.
Lo Studio di Impatto Ambientale ha presentato un bilancio delle emissioni “climalteranti” (più semplicemente denominate CO2) che ha analizzato diverse voci. Le fasi di cantiere, allestimento, esercizio e dismissione del Sito, ovvero le emissioni dirette generate nel Sito e le emissioni indirette da consumo energetico nel Sito. Inoltre la produzione di materiali da costruzione ed infine gli spostamenti di lungo raggio dei visitatori. Per gli acquisti, per esempio, sono stati individuati 63 criteri significativi e riscontrabili sul mercato.
Si è quindi proceduto ad un monitoraggio pre- opera su atmosfera, ecosistema, fauna, flora, acqua sotterranea e rumore. La Regione ha valutato, emesso prescrizioni ed un osservatorio ambientale di cui facevano parte tutti gli enti che valutano l’avanzamento del progetto e la conformità, con monitoraggi prima, durante ed al termine, con compensazioni obbligatorie, per esempio sostituendo caldaie a gasolio con quelle a metano in edifici pubblici o, come a Rho, con pannelli fotovoltaici in 18 edifici. Poi mercato per acquisti dei crediti, con progetti legati all’agricoltura, all’alimentazione sostenibile e sicurezza alimentare, rivolta a paesi che partecipano ad Expo 2015 e che hanno poche risorse. Il bilancio redatto va dal 2009 al 2013, poi ne verrà redatto uno ogni anno.