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Export, l’Emilia Romagna ha perso nel mercato russo 120 milioni di euro

a causa dell’embargo imposto ai prodotti dell’Unione europea per la guerra in Ucraina. Il dato è di Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati sulle esportazioni dell’Unione regionale delle Camere di Commercio

 Il settore agroalimentare dell’Emilia Romagna ha perso circa 120 milioni di euro di esportazioni in Russia nel quarto trimestre 2014 a causa dell’embargo imposto ai prodotti dell’Unione europea per la guerra in Ucraina. Il dato è di Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati sulle esportazioni dell’Unione regionale delle Camere di Commercio. Nonostante il periodo favorevole per le esportazioni agroalimentari che, rispetto allo stesso periodo del 2013, ha visto crescere del 4,9 per cento i prodotti dell’agricoltura e della pesca e dell’1,1 per cento i prodotti alimentari e le bevande, l’export verso la Russia – sottolinea Coldiretti – negli ultimi tre mesi del 2014 è crollato del 24,4 per cento proprio a causa dell’embargo russo scattato il 7 agosto, che ha sancito il divieto di ingresso a prodotti agroalimentari come frutta, verdura, ortaggi, formaggi, carne, salumi e pesce. L’embargo ha colpito l’agroalimentare dell’Emilia Romagna proprio alla fine dell’estate, in un momento di immissione sul mercato di frutta fresca, dalle pere alle mele, dalle pesche agli ortaggi.

«Ai danni diretti – commenta Coldiretti Emilia Romagna – si aggiungono quelli indiretti, che hanno determinato la diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani, che rischiano di distruggere l’immagine dei prodotti originali in particolare il Parmigiano Reggiano e i salumi dell’Emilia Romagna».

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