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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Federcaccia: «La Regione torni sui suoi passi e alle regole del 2018»

Caccia di selezione agli ungulati, la richiesta di Federcaccia Emilia-Romagna alla Regione

«La Federcaccia Emilia Romagna – esprime in una nota il presidente regionale Massimo Bulbi - ha sempre garantito e tutelato la caccia di selezione agli ungulati, al pari di tutte le altre forme di caccia. E’ stata, fra l’altro, protagonista nell’ attivazione di tale caccia nel territorio appenninico. La caccia di selezione, per le sue caratteristiche intrinseche e fondanti, basate su un prelievo fatto su conoscenze tecnico-scientifiche, il censimento o stima dell’entità delle popolazioni, la definizione di un preciso piano di abbattimento in termini numerici e qualitativi ed il forte legame cacciatore-territorio, ha sempre rappresentato un importante biglietto da visita, per favorire un dialogo fra la caccia e la società civile. Non si può spacciare per caccia di selezione quella forma di prelievo, attuata in alcune zone dell'Emilia Romagna, che trascurano l’entità numerica dei cinghiali presenti, si fonda su abbattimenti a numero illimitato, ricorre a pasturazioni e ha un’area territoriale di intervento troppo estesa. Di fatto si è trasformata da caccia di selezione in piano di controllo non governato. Federcaccia non può accettare che una caccia così valorizzante e sostenibile per il mondo venatorio, come quella di selezione, venga snaturata in questo modo ed è per questo che ha inoltrato istanza di sospensione del relativo atto regionale, affinché vengano ripristinate le modalità di prelievo in selezione del cinghiale, utilizzate nel 2018».

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