Fedex-Tnt, termina la vertenza: «I lavoratori assorbiti dall’hub di Bologna»
La soddisfazione dei Si Cobas: «Abbiamo lottato per i contratti a tempo indeterminato, ora chiediamo che vengano cancellate le denunce e i provvedimenti penali e amministrativi»
Dopo otto mesi di lotta contro Fedex-Tnt di Piacenza, il sindacato S.I. Cobas ha raggiunto in data 10 gennaio un accordo che pone termine alla vertenza, alla presenza dei dirigenti nazionali di Fedex e del direttore dell’hub bolognese, oltre che del fornitore Alba srl.
«L’accordo – spiega il sindacato provinciale dei Si Cobas - prevede l’assunzione da parte di Fedex di parte dei lavoratori del sito piacentino, con contratto a tempo indeterminato full-time al quarto livello, riconoscendo anche la loro anzianità convenzionale dal primo gennaio 2011 e una serie di trattamenti migliorativi conquistati negli anni come il ticket-mensa a sette euro. Questo risultato è frutto unicamente della lotta e del coraggio dimostrato dai lavoratori in questi lunghissimi otto mesi, oltre che del supporto costante offerto dal sindacato S.I. Cobas, sia a livello provinciale che nazionale. Il sindacato ha rifiutato nei mesi scorsi svariate offerte alternative da parte di Fedex, tra cui alcune che avrebbero previsto l’assunzione a part-time e la perdita dei trattamenti migliorativi».
«Il S.I. Cobas ha insistito a lottare per ottenere un risultato migliore tanto per la parte di lavoratori che nei mesi scorsi ha accettato una soluzione tramite incentivo economico all’esodo quanto per la parte che invece è riuscita infine a ottenere il posto di lavoro. Il sindacato S.I. Cobas è pertanto soddisfatto della soluzione raggiunta poiché finalmente, dopo mesi di menzogne e ingiurie subite dai sindacati confederali, oggi si riesce a dimostrare con questo accordo che gli obiettivi dei lavoratori non erano utopie ma conquiste raggiungibili. Gli arresti dei sindacalisti S.I. Cobas in marzo, le pesanti misure repressive contro i lavoratori, l’impianto criminalizzante e repressivo assunto dalle istituzioni piacentine non sono servite a fermare la lotta dei lavoratori, le cui ragioni e la cui solidarietà hanno prevalso, rivelando la cattiva fede dei dispositivi repressivi ma anche la falsità delle paure a più riprese instillate nei lavoratori da parte delle sigle confederali con l’intento di far loro abbandonare la lotta».
«Il S.I. Cobas e i lavoratori sono stati completamente abbandonati dalle istituzioni e del governo, ivi compresi i ministri Orlando e Giorgetti, ed hanno potuto contare solo sulle loro forze e sulla grande solidarietà che alcuni settori di città hanno dimostrato nei loro confronti. Martedì 11 gennaio i lavoratori arrivati in fondo alla vertenza hanno preso servizio presso l’hub bolognese. Tutti i lavoratori ad oggi, confermandosi la bontà delle loro ragioni, chiedono a gran forza che tutte le denunce e i provvedimenti repressivi sia penali che amministrativi nei loro confronti e nei confronti dei loro rappresentanti sindacali siano cancellati in quanto sconfessati a livello logico e destituiti di ogni fondamento politico. Il S.I. Cobas continuerà a lottare per estendere il campo dei diritti dei lavoratori del nostro paese, oggi fortemente compresso e messo a rischio dalle scelte governative in tema di contratti di lavoro».