rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Finanza ed etica possono convivere, ecco come

Per trattare di questo importante argomento è intervenuta nell'ambito del seminario Asset Management organizzato dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'Università Cattolica di Piacenza, Federica Loconsolo - Head of Sales & Business Development Etica SGR che ha trattato di "Etica e investimento finanziario: ossimoro o realtà possibile?"

Investimenti finanziari ed etica possono convivere? La risposta è affermativa, anzi i prodotti finanziari socialmente responsabili stanno crescendo sempre più. In un momento di crisi in cui occorre operare una selezione accurata degli investimenti è crescita di molto la cura per una sempre maggiore efficienza perché i rischi di un portafoglio reputazionale possono avere un impatto devastante che va assolutamente prevenuto.

Per trattare di questo importante argomento è intervenuta nell’ambito del seminario Asset Management organizzato dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza,  Federica Loconsolo – Head  of Sales & Business Development Etica SGR che ha trattato di "Etica e investimento finanziario: ossimoro o realtà possibile?". Etica e ricavi non sono dunque un ossimoro, ovvero una figura retorica che accosta parole che esprimono concetti contrari ed in questo caso quasi irriverenti. “Oggi - ha detto la relatrice - è possibile contare su società che raccolgono  i rating sociali ed ambientali di emittenti appartenenti alle diverse asset class (equity e fixed income), e di una gamma completa di servizi e prodotti che permettono agli investitori approcci socialmente responsabili nei processi di investimento”. Rating di imprese e paesi, analisi di portafoglio, universi investibili ed indici di sostenibilità, label  e certificazioni  sono utilizzati con flessibilità sia da investitori tradizionali, sia da investori “SRI” che vogliono integrare variabili sociali, ambientali e di governance nelle scelte  di portafoglio. Basate sulle migliori pratiche correnti, le linee guida di queste società etiche, hanno lo scopo di rendere i fondi socialmente responsabili più trasparenti nei confronti dei risparmiatori. La loro elaborazione è stata sviluppata attraverso un processo partecipato che ha visto coinvolti, oltre alle società di gestione, i rappresentanti di associazioni ambientaliste, di tutela dei consumatori, di sindacati, di agenzie di consulenza e di ricerca e di Università di cinque paesi europei. 

Con i fondi comuni  c’è dunque la possibilità di investire i risparmi in titoli di imprese e Stati che si impegnano nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Uno strumento utile per diversificare gli investimenti e per promuovere, con i risparmi, un futuro più sostenibile, senza rinunciare alle opportunità di rendimento.  Ad esempio chi sottoscrive i fondi Valori Responsabili di una società come Etica Sgr può scegliere di devolvere lo 0,1% del capitale sottoscritto (1 euro ogni mille) a favore di un fondo gestito da Banca Popolare Etica che fa da garanzia a progetti di microfinanza in Italia e che sostiene anche iniziative di raccolta fondi ad alto impatto sociale e ambientale, sempre in Italia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Finanza ed etica possono convivere, ecco come

IlPiacenza è in caricamento