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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Finanziaria, De Micheli (Pd): "Meno soldi per famiglia ed edilizia"

La parlamentare De Micheli parla degli effetti della Finanziaria: "Viene meno l'incentivo fiscale all'innovazione edilizia"

"Devastanti" effetti per il mondo dell'edilizia, per i bilanci dei Comuni e per i fondi alle famiglie. E' un quadro non troppo roseo quello che traccia Paola De Micheli, parlamentare piacentina del Pd che ha descritto nel pomeriggio - nella sede dei Democratici di viale Risorgimento - le ricadute "piacentine" della legge di stabilità, la Finanziaria. Anche se, sottolinea l'onorevole, "risultati positivi sono stati portati a casa".

EDILIZIA IN GINOCCHIO - Il settore più colpito sarà "l'edilizia". "Viene meno - spiega De Micheli - l'incentivo fiscale all'innovazione edilizia del 55%, che non è stato riconfermato. Questo è un grosso colpo per un campo di strategica importanza a Piacenza, dopo la meccanica, che ha visto nel primo semestre del 2010 un calo del 20% di fatturato". Meno contributi - dieci fondi sono stati penalizzati - per la famiglia: gli stanziamenti nazionali passano da 2,5 miliardi di euro a 349 milioni. E vengono confermati, continua la parlamentare piacentina, "i tagli ai Comuni e agli enti locali, nonostante qualcuno avesse voluto far passare un'idea diversa".

I "RISULTATI" - De Micheli, tuttavia, segnala anche risultati positivi. Sono stati rifinanziati, "grazie all'apporto sinergico di Pd e Fli", i fondi per l'università - "Sia la Cattolica che il Politecnico vedranno confermati i contributi per il 2011" -, ed è passato l'emendamento De Micheli-Marchi per l'agevolazione ai Comuni con difficoltà al Patto di stabilità (qui la proposta per Gossolengo). Mantenuti anche i contributi all'editoria, e di questi finanziamento beneficeranno anche alcuni media piacentini (non internet).  

"SERVE PACIFICAZIONE NEL PAESE" - La parlamentare piacentina, cogliendo gli spunti dei giornalisti sulla crisi di governo e la sconfitta del candidato democratico alle Primarie per Milano, sottolinea come il Pd "possa imparare dalla batosta milanese". "Serve, comunque le cose si metteranno - spiega -, un governo d'alto profilo, e la segreteria nazionale del Pd sta lavorando per questo. Ci sarebbe bisogno di pacificazione, un nuovo esecutivo animato da contrapposizione radicale non avrebbe senso. L'importante è che il Pd rimanga sempre dalla parte dell'innovazione e non della conservazione, puntando al rinnovo del mercato del lavoro e alle riforme economiche".

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