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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Gasparini: «Sogno una costituente agricola che parta dai bisogni del territorio»

Assemblea generale di Confagricoltura Piacenza

Ha parlato a una platea ristretta «come se fosse una riunione di famiglia» Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza, durante l’assemblea generale dell’associazione che si è tenuta a porte chiuse l’11 luglio alla Volta del Vescovo. «Perché, nei momenti di difficoltà, ci si ritrova in famiglia e si decide insieme. Questo è un momento di fatica al punto che viene in mente la parola “esodo” – ha sottolineato il presidente degli agricoltori – ma l’associazione è vicina ai soci e insieme si lavora per rappresentare le istanze di un mondo agricolo che si trova a confrontarsi con un sistema che rema contro la piccola impresa e contro l’agricoltura produttiva. Lo scollamento tra ciò che ci serve per fare impresa, per coltivare e per produrre rispetto a quello che viene imposto con norme assurde alle nostre imprese è ancora enorme. Abbiamo detto e scritto di un Paese schizofrenico che giochicchia con le nostre vite: ci dicono di seminare perché serve cibo, poi non abbiamo acqua e i cinghiali devastano i raccolti». 

Il presidente lo dice dopo la proiezione di un filmato in cui vengono rimandati in onda alcuni spezzoni di servizi televisivi che riportano la posizione sindacale dell’associazione sulle tematiche d’attualità. «La nostra voce è sempre più ascoltata e compresa, ma credetemi, piccoli come siamo, riuscire a fare breccia in quello che è il muro di gomma del pensiero dominante è uno sforzo immane, così come sono nascoste le sofferenze di ciascuno di noi in azienda per far quadrare i bilanci e per non arrendersi. Il 2021 si è chiuso affermando risultati sindacali importanti: il Consorzio Terre Padane è rimasto al territorio, il comparto del pomodoro ha saputo muoversi unito in modo determinante nella gestione della trattativa, in questo Confagricoltura Piacenza, le persone che fanno Confagricoltura Piacenza, hanno giocato ruoli fondamentali. Abbiamo partecipato a tutti i tavoli, anche territoriali, per la progettualità legata al Pnrr e, in generale, siamo molto presenti in un dialogo quotidiano con gli altri attori del territorio sui temi che impattano anche sulle nostre imprese. Questa nostra proattività ci è stata riconosciuta anche con un incremento della base associativa. L’associazione e gli uffici sono di valido supporto. Desidero ringraziare il dottor Casagrande e tutta la squadra dei collaboratori. Acqua, consumo di suolo, gestione del territorio, fauna selvatica, infrastrutture, tecnologia, costi delle materie prime, programmazione: su tutti questi temi la nostra voce è autorevole e considerata.  Noi siamo tradizione e insieme innovazione, ambiente e insieme produttività, siamo allevamenti intensivi e insieme benessere animale, siamo cibo per tutti e futuro per le nostre imprese. Ecco dunque che da questo esodo, in cui siamo storditi dalla fatica, vorrei uscirne con la nascita di una costituente agricola in grado di raccogliere il valore e il know how del territorio, di recepirne le necessità e di armonizzarle in un disegno nazionale che faccia ordine sulle priorità e i valori, che non sia, come ora, un accrocchio di norme e progetti calati dall’alto, ma una nuova fase di rinascita dove venga premiato lo sforzo di chi non vuole i sindacati in mano ai centri di potere o ai commissari, ma legati ai bisogni del Paese con la concretezza, la coerenza e la produttività di chi vive nei campi. Questa è la mia speranza, so che un tale rinnovamento, va molto oltre gli orizzonti di una presidenza, ma è questo il nostro obiettivo».

Al termine dell’Assemblea il presidente ha poi voluto ringraziare alcuni collaboratori che hanno raggiunto l’età pensionabile nell’ultimo anno: Giulio Bracchi, Miriam Cavalli, Stefania Cretti, Carlo Crisci, Giovanni Marchesi, Carme Prati e Giuseppina Pedroni. «Chiamo ciascuno di voi per nome – ha detto Gasparini – per noi siete il volto dell’associazione e a nome di tutti i soci e degli organi direttivi a voi va il nostro grazie per i tanti anni di solerte, corretta e dedita collaborazione. Grazie!». I riflettori dell’assemblea non sono ancora spenti che già presidente e direttore sono in viaggio per Roma dove è in programma oggi stesso, 13 luglio, l’assemblea Nazionale di Confagricoltura. La memoria non può che tornare a oltre cent’anni fa quando dopo aver fondato l’associazione i rappresentanti piacentini parteciparono al convegno nazionale che diede di fatto origine alla nascita di Confagricoltura.

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