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La storia / Vigolzone

Da Rolleri la prima visita alle medie, a 22 anni Giacomo Capra è "product manager"

Al primo contatto con l'azienda sono seguiti l’alternanza e gli stage estivi, fino all’assunzione: «Appena ho finito la scuola mi hanno fatto una proposta di lavoro alla quale non potevo dire di “no”»

La prima volta che ha messo piede nell’azienda “Rolleri Spa” frequentava la seconda media. Poi le strade di Giacomo Capra, 22enne di Carmiano di Vigolzone, e dell’azienda di Cabina si sono intrecciate diverse volte. Il giovane oggi è “product manager” della “Rolleri Robotic”, l’innovativo ramo aziendale che si occupa di automazione.

Giacomo ha frequentato le scuole a Pontedellolio, poi si è iscritto all’indirizzo meccanico dell’Isii Marconi di Piacenza. «In seconda media - racconta lui stesso - ho avuto la fortuna di partecipare ad un’iniziativa di porte aperte dell’azienda. Una semplice visita conoscitiva, un tour aziendale. Ci accolse Marcello Pezza, oggi direttore della “Fametec”, altro brand di Rolleri. Già da quel momento mi venne un “tarlo” in testa».

Il secondo contatto è avvenuto in terza superiore. «Era tempo di decidere cosa fare nel periodo di “Alternanza scuola-lavoro”. Nell’elenco di aziende compariva Rolleri: alzai subito la mano in classe per chiedere di venire». Ma non finisce qua: dopo quell’esperienza, altri stage estivi, da cinque-sei settimane.

Il giovane si è poi diplomato e pensava di iscriversi all’università. «I rapporti con la Rolleri li avevo sempre mantenuti, appena ho finito la scuola mi hanno fatto una proposta di lavoro alla quale non potevo dire di “no”». Ora è diventato “product manager” della Rolleri Robotic. «Avendo fatto partire il progetto, sono stato uno dei primi ad entrare in contatto con questa tecnologia, ho avuto la possibilità di lavorare in diversi ambiti, da quello produttivo a quello commerciale, infine alla post-vendita».

Il lavoro dei propri desideri lo ha così trovato vicino a casa. «Però ho anche la possibilità di viaggiare. Seguendo queste macchine, occupandomi della loro corretta installazione presso il cliente, sono stato negli Usa, in Svezia, in Austria, in Germania, in Olanda, entrando nelle officine meccaniche del mondo. Un modo per imparare culture generali e professionali diverse dalla nostra».

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