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Giovani e agricoltura: oltre la metà dei laureati in Agraria trova lavoro in 1 anno

I dati recentemente pubblicati da Almalaurea confermano che per agraria gli sbocchi occupazionali non mancano. Una tendenza nazionale che vede occupati, ad un anno dalla laurea, il 53,5% dei giovani

In un momento di crisi economica, i giovani continuano a credere nell’agricoltura come possibile sbocco professionale. E fanno bene. I dati recentemente pubblicati da Almalaurea confermano che per agraria gli sbocchi occupazionali non mancano. Una tendenza nazionale che vede occupati, ad un anno dalla laurea  specialistica, oltre la metà dei laureati: il 53,5% dei giovani trova lavoro (di cui il 31% con un contratto stabile). I principali sbocchi lavorativi provengono dal settore privato ( il 60% ) trovando impiego come dipendenti o liberi professionisti. Nello specifico, un 30% dei neolaureati in scienze agrarie trova lavoro nell’ambito dello sviluppo rurale,  un altro 30% nelle attività di certificazione e controllo qualità nell’ambito della filiera agroalimentare, mentre il 20% è impiegato nel settore delle energie rinnovabili, il restante 20% si divide tra la tutela e gestione del territorio. 

Ruolo importante per il raggiungimento di questi risultati è sicuramente quello svolto dagli “Opinion Leader” di tutto il mondo, che hanno fatto grandi sforzi per diffondere una maggiore consapevolezza sul rapporto tra attività umana, cambiamenti climatici e benessere della popolazione.  Tale concretezza di opportunità si esprime presso la facoltà di Agraria della Cattolica di Piacenza, che sta per celebrare il 60° anniversario, con percentuali di inserimento di molto superiori alla media nazionale: i dati del nucleo di valutazione d’ateneo infatti evidenziano che, a un anno dalla laurea, lavora il 69,9% dei laureati magistrali e l’85% dei laureati triennali 2010 della facoltà piacentina.

«La nostra è una vera e propria facoltà di scienze biologiche e della vita, riconosciuta a livello internazionale per la qualità della ricerca e della formazione – sottolinea il preside della facoltà di Agraria piacentina prof. Lorenzo Morelli –. Grazie alle due lauree di primo e secondo livello Scienze e Tecnologie Alimentari e Scienze e Tecnologie Agrarie, a cui si aggiungono la laurea magistrale in Economia e gestione del sistema agro-alimentare e i numerosi master che approfondiscono temi legati al settore alimentare, offriamo una preparazione vasta e completa. Inoltre – conclude il prof. Morelli -, grazie alle strette collaborazioni, consolidate in oltre 50 anni di attività, con istituzioni nazionali internazionali e aziende del settore agroalimentare, riusciamo a proporre ai nostri laureati serie e significative opportunità di inserimento».

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