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Economia

«Giù le tasse dal lavoro, via l'Irap e avanti con la semplificazione»

Confindustria, intervista al presidente Giorgio Squinzi: «L’Expo è un’opportunità per tutta l’Italia. Piacenza, in particolare, come centro di eccellenza agroalimentare, ne trarrà beneficio. Ma, ripeto, è il Paese che ne risentirà»

«Rimettere le imprese al centro delle preoccupazioni del Paese. La crescita può tornare solo dalle imprese e solo dalla manifattura. Per creare posti lavoro, serve crescita. Ha parlato chiaro, come al solito, Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria che oggi, a Piacenza, è intervenuto alla locale assemblea degli imprenditori. Squinzi ha chiesto più semplificazione normativa per le imprese, meno tasse sul lavoro - «in Germania sono diminuite, in Italia aumentate» - e smentito, criticando anche certi uffici studi, che in Italia le imprese non abbiano innovato.

Il presidente degli Industriali piacentini, Emilio Bolzoni, ha detto che ancora non si vede la luce in fondo a tunnel.
«Diciamo che ha ritardato a vedersi, avevamo previsto la ripresa nella seconda parte dell’anno. Ma le proiezioni per il 2013 stanno peggiorando. Le previsioni danno il Pil a -1,5% o peggio a -1,8 ed è tanto. Bisognerà mettercela tutta per arrivare a una svolta. Mi auguro che venendo meno la congiuntura internazionale, il cui termine è atteso per la fine dell’anno, ci dia una mano».

Tasse, c’è chi non le paga e chi le paga per due.
«Non vedo un problema di questo tipo, c’è il sommerso, ma non è un punto centrale».

Risolvere la disoccupazione giovanile sembra essere un obiettivo comune di governo e industriale. Ora si parla di intervenire sul cuneo fiscale, sul costo del lavoro.
«Noi chiedevamo da tempo un minor costo del lavoro, le imprese devono essere più competitive. Le porto un esempio: negli ultimi cinque anni, il costo lavoro in Germania è calato del 5%, in Italia invece è aumentato del 9%. In un nostro documento abbiamo chiesto che l’Italia torni a crescere. E per farlo serve un taglio netto al costo del lavoro, serve neutralizzare la base imponibile dell’Irap e servono forme di defiscalizzazione».

Semplificazione normativa e burocrazia incidono negativamente sulle imprese. Ora il governo sembra orientato a un decreto ad hoc, senza dimenticare i costi: la sola burocrazia vale un punto di Pil.
«Come punto prioritario del mio programma quadriennale ho posto la semplificazione normativa e burocratica. Ho consegnato un documento con alcune proposte al presidente del Consiglio e ai ministeri interessati per attuare una prima serie di interventi. Per andare in direzione decisa verso la semplificazione, però, si deve mettere mano al titolo V della Costituzione».

C’è chi critica l’industria manifatturiera italiana accusandola di non aver fatto investimenti.
«Se, nonostante tutto, siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa e il secondo nel mondo, per valore aggiunto pro capite, significa che in tanti hanno continuato a investire in innovazione. Sono stereotipi che vengono usati, anche da uffici studi importanti, che non corrispondono alla realtà. Se, a fronte di consumi interni in calo verticale, le nostre imprese restano competitive su mercati mondiali – l’export vale 500 mld l’anno – qualcosa vuol dire, che sappiamo fare».

Presidente, siamo pronti per Expo2015?
«L’Expo è un’opportunità per tutta l’Italia. Piacenza, in particolare, come centro di eccellenza agroalimentare, ne trarrà beneficio. Ma, ripeto, è il Paese che ne risentirà».

Il Sassuolo arriva nella serie A di calcio, Come accade che un grande imprenditore crede in un progetto così piccolo?
«Se il mio gruppo, Mapei, è arrivato a essere un’azienda globale che produce in 32 Paesi, un po’ lo deve anche al distretto delle ceramiche di Sassuolo, un caso di eccellenza mondiale».

Parlando dal tavolo con gli imprenditori piacentini, Squinzi ha rinnovato, infine, l'appello al mondo della politica «perché sblocchi i pagamenti alle imprese, defiscalizzi il lavoro offrendo sgravi a chi assume e in particolare avendo un occhio di riguardo per i giovani visto che precariato e disoccupazione sono ai massimi storici».

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