Si è dimesso nel pomeriggio del 24 maggio il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. L’economista piacentino, nato a Pontenure il 3 marzo del ’45, ha lasciato l'incarico che ricopriva dall'ottobre 2009 alla guida dell’ Istituto per le Opere di Religione, lo IOR, che altro non è che la banca vaticana.

A quanto si apprende fa fonti vaticane la decisione era già da tempo nell’ aria e si è concretizzata oggi nel corso del consiglio di sovrintendenza della banca vaticana.

A quanto pare, alla base della decisione vi sarebbero tensioni e “malumori” che Gotti Tedeschi avrebbe manifestato in seguito all’applicazione della legge sulla trasparenza finanziaria, sfociate con la sfiducia da parte del consiglio di sovrintendenza. Lo IOR era stato al centro dell’attenzione di JP Morgan che nello scorso mese di marzo chiuse un conto dell’ istituto definendolo un “cliente ad alto rischio”.

Gotti Tedeschi è stato in passato fondatore di banca Akros, presidente di Santander Consumer Bank Italia, regista del passaggio a Monte Paschi di banca Antonveneta e consigliere di amministrazione di Sanpaolo IMI, oltre che docente di etica economica all’ Università di Torino e di strategia finanziaria all’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

E’ stato anche consigliere di Giulio Tremonti quando l'esponente del Pdl, nel 2008, tornò al ministero dell'Economia e delle finanze nel quarto governo Berlusconi. Gli succede alla guida dell’ istituto vaticano il suo vice, il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz.