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Economia

I molteplici aspetti del “clic-lavoro”, lo smart working al convegno dei Maestri del Lavoro

Flessibilità dell’orario e del luogo della prestazione lavorativa, maggior responsabilizzazione e verifica dei risultati

Ad accompagnare la premiazione del concorso “Una stella per la scuola”, promosso dal Consolato M.d.L di Piacenza, il convegno “Smart Working”:  il lavoro aziendale fatto a casa, che ha come protagonisti soprattutto i giovani nati nell’era digitale. 

Quali le opportunità, come funziona e chi lo mette in pratica, lo ha spiegato alla platea dell’Aula Magna ISII G. Marconi un pool di relatori di eccellenza. I lavori, coordinati con maestria professionale da Gaetano Rizzuto, sono stati aperti dal console provinciale Maestri del Lavoro Roberto Girasoli e dal vice presidente nazionale M.d.L Renzo Pravisano e introdotti dal sindaco Patrizia Barbieri, che ha rilevato la costante attività dei Maestri del lavoro con iniziative strategiche per il territorio, e dal presidente della Provincia Francesco Rolleri il quale ha detto di comprendere le aspirazioni dei giovani a un lavoro fuori dai confini nazionali, occorre però aver presente che le tecnologie e i layout delle aziende italiane sono di eccellenza certa.

Cosa significa lo Smart Working: l’azienda fornisce al dipendente tutti gli strumenti necessari per lavorare nella propria abitazione. Si evitano così le ore di “transumanza“ giornaliera casa-ufficio. A contare sono i risultati e non la presenza. Si tratta di una filosofia manageriale che consente autonomia nella scelta degli spazi, orari e strumenti da utilizzare, a fronte di una maggiore responsabilità e di concreti risultati.

FLASH DAGLI INTERVENTI:

- GUELFO TAGLIAVIN: Presidente commissione industria 4.0. Lo smart working non è semplicemente uno strumento che consente di conciliare meglio i tempi di lavoro con le esigenze personali e familiari, ma è una modalità organizzativa per migliorare la produttività aziendale. Un freno alla sua diffusione viene dai top manager aziendali perché li costringe a rimodellare le loro rendite di posizione. Nella pubblica amministrazione la situazione è notevolmente peggiore. Se le aziende e gli enti pubblici italiani facessero ricorso al telelavoro in percentuale analoga alla media europea, i risparmi sarebbero nell'ordine di 4 miliardi di euro.

- EMANUELE CESENA: Diplomato al Liceo Colombini di Piacenza, Emanuele ha conseguito un dottorato di ricerca all'Università di Roma, una laurea in matematica all'Università degli Studi di Milano.  Lavora a San Francisco alla Pinterest, Inc. che aiuta gli utenti a scoprire idee e interessi vari su Internet. La sua piattaforma – ha detto in videointervista - consente di pubblicare contenuti, tra cui foto, commenti, collegamenti, notizie e aggiornamenti e altri materiali. Aiuta inoltre le persone di tutto il mondo a trovare ispirazione di stile e altre idee da mettere alla prova.

- VALENTINA SIGNORINI: Diplomata al Liceo classico M. Gioia di Piacenza. Laurea con 110 e lode in Filosofia all'Università di Bologna. Ricercatrice Senior IPSOS dal 2011: siamo appassionati di persone, mercati, brand e società. La nostra ambizione è diventare partner di tutti i clienti che vogliono comprendere in profondità e dettaglio la loro audience, i mercati, i consumatori, le marche in un mondo in rapida e continua evoluzione. Ipsos è un solido brand a livello globale, con un posizionamento unico di esperienze specifiche che allo stesso tempo si integrano in team dedicati coltivando una cultura aziendale di collaborazione e curiosità.

- ROBERTO CAPPELLETTI – un ritorno a casa avendo studiato all’ISII Marconi, lavora in ELFO, azienda specializzata in metodologie agili e smart working, sviluppo software in costante evoluzione sia a livello nazionale che internazionale; realizza soluzioni software nei settori alimentare, industriale manifatturiero, sanitario e dei trasporti. Lo smart work richiede una tecnologia “domestica” al top, concede tanta libertà ma richiede ancor più responsabilità.

- MASSIMO MORI – piacentino, Key Account Manager NSK South Europ, azienda giapponese di tecnologia di precisione, fondata 100 anni fa, specializzata nella produzione di cuscinetti a sfere e a rulli per il settore automobilistico.  Gli investimenti sempre più consistenti in ricerca e sviluppo, hanno consentito all'azienda di migliorare continuamente la qualità dei propri prodotti e servizi. Mori nella sede italiana dell’azienda ci va un paio di volte il mese, il resto lo costruisce a casa, ma anche in macchina, al parco ecc. utilizzando telefonino, tablet e computer portatile configurati ad hoc. La connessione digitale è interrotta solo in occasione dai meeting aziendali: un paio di giorni in località sempre diverse con telefonini rigorosamente spenti durante le sessioni.

- CARLO TAGLIAFERRI, già Presidente di Selta Spa. I lavori si stanno sempre più dematerializzando, uffici tradizionali e scrivanie cedono progressivamente il passo al lavoro guidato dalle nuove tecnologie e con turnover frequenti: sempre più difficile restare ancorati tutta la vita a un unico posto di lavoro. Una raccomandazione in fatto di smart working: partire da un progetto pilota con un approccio sistematico suddiviso in fasi secondo il modello del miglioramento continuo e poi diffonderlo in azienda.

A trarre le conclusioni del convegno che ha visibilmente polarizzato l’attenzione della platea composta di manager, docenti e allievi: ALESSANDRA CASTELVETRI, Console regionale E.R. dei M.d.L, che ha rilevato l’interesse trasversale a Scuola e Lavoro, del tema dibattuto e dal dirigente scolastico dell’Isii Marconi MAURO MONTI per il quale è evidente la necessità di superare l’attuale e storica rigidità del modello organizzativo “scuola-caserma”.

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