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Economia

«I pubblici esercizi sono una componente fondamentale del turismo, serve un cambio di mentalità»

I Giovani imprenditori Fipe riuniti a Castellarquato con il direttore nazionale Roberto Calugi

I Giovani imprenditori FIPE riuniti a Castell’Arquato con il Direttore Nazionale Calugi

Il 12 ottobre si è svolta nel prestigioso Palazzo del Podestà a Castellarquato, la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale Giovani Imprenditori Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Affiliata a Confcommercio Imprese per l’Italia, la Fipe, è il sindacato leader dei Pubblici Esercizi di somministrazione, ristorazione e intrattenimento, con circa 300mila associati.

La riunione - organizzata da Alessandro Villa, titolare del Ristorante “Da Faccini”, Consigliere Nazionale Giovani Fipe, consigliere Fipe Piacenza, nonché, presidente dei Giovani Imprenditori di Unione Commercianti Piacenza -si è tenuta dinanzi a un folto gruppo di giovani imprenditori provenienti da tutta Italia. I presenti hanno dato vita ad un intenso dibattito, scambiando opinioni, esperienze e progetti per lo sviluppo del sindacato per il futuro. Alla riunione ha presenziato quale ospite d’onore il direttore generale nazionale, Roberto Calugi, unitamente al sindaco di Castell’Arquato, Giuseppe Bersani, al segretario regionale Confcommercio, Antonio Gurrieri, al presidente di Unione Commercianti Piacenza, Raffaele Chiappa, e al Vicepresidente Nazionale FIPE-SILB, Roberto Carbonetti.

Grande considerazione ha destato l’intervento di Roberto Calugi, per il quale le aziende del comparto Pubblici Esercizi costituiscono uno dei nuclei più importanti del sistema delle piccole imprese, nonché, uno dei termometri più veritieri di come stia evolvendo il modo di fare impresa. Il Direttore Generale Calugi, ha osservato che, attraversata la tempesta Covid19 - responsabile della chiusura di circa 40.000 imprese del settore - si è ora nel mezzo di una situazione anche peggiore, dato che la crisi attuale è causata da costi di energia e materie prime, acuiti da un contesto politico internazionale mai così teso da almeno 60 anni.

Sostiene, quindi, il direttore generale Fipe, che la politica ha dato le risposte che poteva, atteso che la crisi è deflagrata nel mezzo della parentesi elettorale con un Governo dimissionario. In questo contesto il sindacato ha operato da stimolo e pungolo ottenendo l’estensione dei crediti d’imposta sull’energia, sia per potenze impegnate che per periodi di riferimento per il calcolo del credito: ma, tutto ciò che è stato sinora posto in essere non basta, e, occorre, che il nuovo governo comprenda che i pubblici esercizi sono una componente fondamentale del turismo.

Il direttore generale ha chiesto a gran voce, riguardo al sostegno ed alla promozione dei pubblici esercizi e del turismo, un indirizzo politico concorrente fra centro e periferia e non più esclusivamente demandato alle singole regioni. Quest’ultimo ha, poi, ammonito i presenti circa il fatto che nessun intervento esterno della politica potrà essere risolutivo, senza un cambio di mentalità - necessario, anzi indispensabile - che gli operatori dovranno compiere per essere al passo con i rivolgimenti in atto; e, ciò, sia con riguardo all’innovazione tecnologica, che alla formazione ed all’apprendimento di una moderna visione aziendale. Secondo il pensiero del direttore Calugi, è necessario puntare sulla formazione, magari con sgravi fiscali a favore di chi investe sulla preparazione del personale, nonché, ottimizzare gli orari di lavoro che disincentivano i giovani a introdursi nel settore. Ha concluso il direttore generale invitando i giovani FIPE, ad essere protagonisti, ponendosi in prima fila, rispetto alle sfide che l’innovazione tecnologica e l’apprendimento di una moderna mentalità aziendale offre, e ciò per il bene sia di Fipe sia di Confcommercio tutta.

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