rotate-mobile
Economia

Il Consorzio La Carne che Piace riporta in tavola la tradizione del bollito

Presentata l'iniziativa "Al dè d'al less": ​far conoscere ai piacentini l'elevata qualità e sicurezza della carne del Consorzio, spiegare agli studenti la filiera piacentina, illustrare la possibilità di avere pacchi di carne "su misura", con tanto di ricette piacentine, e consegnati a casa e riscoprire la tradizione piacentina del bollito

​Far conoscere ai piacentini l’elevata qualità e sicurezza della carne del Consorzio La Carne che Piace, spiegare agli studenti la filiera piacentina, illustrare la possibilità di avere pacchi di carne “su misura”, con tanto di ricette piacentine, e consegnati a casa, riscoprire la tradizione piacentina del bollito con una grande cena che si terrà il 5 dicembre al Campus agroalimentare.

Sono i temi trattati nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “al dè d’al less”, che si svolgerà il 5 dicembre al Campus lungo la via Agazzana. A spiegare la giornata sono stati il presidende Campus, Teresa Andena, il vice preside Roberto Belli e il presidente del Consorzio, Giampaolo Maloberti. Andena ha sottolineato che «ormai nel settore alberghiero e della ristorazione si guarda alla filiera lunghe, cioè a partire dalle materie prime e non solo più al prodotto finito. L’iniziativa dà la possibilità di vedere l’intera filiera della carne. Il bollito, poi, recupera la tradizione culinaria e agricola del territorio, riporta alla memoria l’infanzia, il piatto della domenica attorno al quale si riuniva la famiglia». Maloberti ha ricordato come il Consorzio (soprattutto carni bovine e suine) stia crescendo e dai 20 soci iniziali si sia passati a 30.

«I nostri segni distintivi - ha affermato - sono la qualità e la sicurezza, ottenuti attraverso una filiera fatta di allevatori, macellatori, macellai e veterinari. Il Consorzio è qualificato dall’alimentazione con semi di lino nella fase finale di vita dell’animale, dalla sospensione ulteriore del 20%, oltre a quella per legge, dei farmaci e dalla frollatura che va da un minimo di 10 giorni per le parti anteriori ai 20 di quelle posteriori». Il 5 dicembre, la giornata prevede al mattino, alle 10, l’incontro degli studenti dell’istituto agrario e dell’alberghiero con allevatori, veterinari, con un macellaio che sezionerà dal vivo un quarto anteriore e con un cuoco che darà consigli sul modo di cucinare al meglio la carne. Nel pomeriggio, alle 18.30,stesso programma e il seminario sarà aperto al pubblico. In programma anche l’intervento del nutrizionista Carlo Rossi Sgrifo, docente all’università di Milano. AncoraAlle 20, infine, è in programma la cena che prevede nell’ordine: il bollito, il brodo di terza e il dolce. Tutto accompagnato dai vini piacentini. E’ già allo studio una replica dell’iniziativa, considerato l’enorme successo riscosso. Entro dicembre, il Consorzio avvierà la vendita di pacchi di carne, consegnati a domicilio, che conterranno i principali tagli di carne bovina e suina, ma che il consumatore potrà ordinare a suo piacimento. Il pacco, si sta pensando a due tipologie, conterrà anche un volumetto con le 5 ricette nostrane tradizionali per cucinare la carne. Il veterinario Valter Cabrini si è soffermato sul benessere animale, sulla frollatura e sull’alimentazione con i semi di lino. «La carne - ha detto - contiene colesterolo, ma l’aggiunta dei semi di lino apporta gli Omega 3, che tendono ad abbattere il colesterolo». In sala anche gli allevatori Carlo Casonato, Fabrizio Michelotti, Celso Sartori e il macellaio Daniel Dadomo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Consorzio La Carne che Piace riporta in tavola la tradizione del bollito

IlPiacenza è in caricamento