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Economia

«Il Coronavirus crea problemi al settore vitivinicolo»

Azzali (Confagricoltura): «Le ricadute impongono misure di sostegno economico da zona rossa»

Confagricoltura Piacenza non intende certo entrare nel merito della questione sanitaria se non esprimendo parole di apprezzamento per lo sforzo degli operatori che consentono, anche a fronte di una situazione complicata, di poter contare su un sistema sanitario che sta tenendo. «La diffusione del Coronavirus comporta per tutti noi sacrifici quotidiani e genera grande preoccupazione che però non deve essere inutilmente alimentata» - sottolinea Chiara Azzali presidente della sezione di prodotto vitivinicola di Confagricoltura Piacenza. «Per quanto riguarda gli aspetti sanitari invitiamo a prendere come riferimento le indicazioni delle fonti ufficiali, evitando di condividere fake news che non fanno bene né alla salute né all’economia. Serve ragionare il più possibile su dati oggettivi per gestire razionalmente ed efficacemente il contingente e pianificare le azioni necessarie in futuro. Piacenza è proiettata verso la Lombardia, geograficamente ed economicamente e la diffusione del Coronavirus in alcune zone target del nostro mercato ci sta danneggiando seriamente. Il basso lodigiano è un bacino importante per la nostra attività ed è un mercato in questo momento cristallizzato. Anche nelle zone bergamasche stiamo lavorando poco». Natale e Pasqua sono i due momenti in cui le aziende vitivinicole tradizionalmente ricevono più ordini da parte della ristorazione, se fossero giorni normali sarebbero quelli dei grandi ordini, cosa che oggi non avviene, e in questo senso – sottolinea la nota di Confagricoltura Piacenza -  il danno economico è doppiamente incisivo. In calo anche i clienti che si recano in cantina per acquistare vino sfuso in damigiana. «E’ una battuta d’arresto seria aggravata dal fatto che accusiamo problemi di cash-flow conseguenti il blocco delle attività dei nostri clienti – prosegue Azzali – la dimensione del danno economico per il nostro settore è evidente a tutti, del resto Vinitaly è stato spostato a giugno, e ProWein è stato annullato insieme ad altre fiere, anche questi sono segnali delle difficoltà oggettive. Chiediamo l’aiuto che ci spetta per le negative conseguenze che la situazione sanitaria sta avendo. In particolare – conclude Azzali - chiediamo che a livello nazionale vengano previste misure specifiche per il nostro settore e che al territorio di Piacenza, come richiesto anche dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, vengano riservate le misure di sostegno economico previste per le province lombarde della zona rossa, perché equiparabili sono i danni economici che stiamo registrando».

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