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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Il nuovo piano di transizione 4.0, grande opportunità per le imprese

L’Università Cattolica, nell’ambito del Laboratorio Next Generation EU della Laurea Magistrale in Gestione d’azienda ha organizzato, in collaborazione con Confindustria Piacenza, un workshop

Il nuovo piano di transizione 4.0, sarà una grande opportunità per le imprese grazie alle spinte agli investimenti garantite dai cospicui fondi che la Eu metterà a disposizione dell’Italia. Per fare il punto sulle politiche che sostengono e che sosterranno le imprese nella fase del post-Covid, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’ambito del Laboratorio Next Generation EU della Laurea Magistrale in Gestione d’azienda ha organizzato, in collaborazione con Confindustria Piacenza, un workshop cui ha partecipato, con il coordinamento di Francesco Timpano- Stefano Fricano del MISE e Morena Diazzi della Regione Emilia-Romagna.

«L’obiettivo del Piano Transizione 4.0 - ha spiegato Fricano - è  quello di favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza legata al COVID-19 valorizzando il Made in Italy, sfruttando tutta la flessibilità del sistema industriale. Per questo il MISE ha potenziato tutte le aliquote di detrazione e anticipato i tempi di fruizione».

A tal fine son previste nuove aliquote previste dalla Legge di Bilancio 2021. Il Bonus beni strumentali (ex super/iperammortamento) è stato prorogato fino al 2022 e prevede nuove aliquote a partire dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Sono previste maggiorazioni delle aliquote e soglie di spesa massima per beni  materiali 4.0 come macchine utensili interconnesse così come per beni immateriali 4.0, ovvero software connessi alla macchine. Ed ancora incremento: al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per la implementazione del lavoro agile (smart working) e estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.

Fricano  ha ricordato che le linee puntano alla sostituzione di macchine obsolete e sono strettamente connesse ad una didattica formativa. Le modalità di erogazione prevedono che il Credito di imposta per le macchine standard (10%) sia utilizzabile in 1 anno, ma solo per aziende con ricavi inferiori ai 5 milioni di Euro, mentre per le macchine 4.0 (50%) è utilizzabile in 3 anni a quote costanti; in entrambi i casi, l’utilizzo avviene a partire dal mese successivo a quello in cui è avvenuta la installazione (Macchine standard) o la interconnessione (Macchine 4.0) tramite compensazione in F24 oltre con le imposte sul reddito d’impresa (IRES/IRPEF) anche con altri tributi (IVA) e/o contributi (INPS). Rimane valido l’acconto 20% a fine 2021 per consegne entro 30/06/2022 per poter beneficiare di tale agevolazione maggiorata.

Oltre ai vantaggi fiscali ci sono quelle derivanti da una gestione “digitale “della propria officina meccanica quali una produzione più automatizzata, facilitandone la gestione e garantendo una piena efficacia anche nel far sì che l’azienda spicchi per trasparenza e affidabilità. Inoltre consente di avere sempre a disposizione dati molto precisi sul processo produttivo, in modo tale da intervenire subito se dovessero sorgere intoppi o problematiche. Questo consente di monitorare costantemente l’avanzamento del processo, favorisce un calcolo molto più accurato e dettagliato degli indici di performance e una preziosa misurazione dei consumi effettivi e misura l’efficacia totale di un impianto in tempo reale sfruttando gli OEE, ovvero gli Overall Equipment Effectiveness, che attestano disponibilità, efficienza e tasso di qualità di un impianto.

«E’ un salto in avanti per il nostro paese, una re-industrializzazione - ha ribadito Diazzi -  importante per alcune filiere delle Regione come meccanica, agrifood e macchinari. Usciamo da un -9,2% del 2020 ed oggi si riparte da una situazione complicata ; abbiamo i fondi ma si tratta di programmare tutto e bene. La Regione , con ben 55 soggetti finanziari (conoscenze e saperi) è pronta a fare la sua parte. La transizione tecnologica presuppone diritti e doveri ed opportunità per il lavoro delle imprese. Insomma ci sono le risorse, ci sono i programma, siamo ansiosi di poter ripartire e bene».

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