Indirizzo musicale a Carpaneto, «Ancora una volta la politica si schiera contro i cittadini»

«In merito alla sentenza del Tar relativa all’istituzione dell’indirizzo musicale nell’Istituto Comprensivo di Carpaneto Piacentino, emerge un grave dato politico: nella causa intentata da alcuni cittadini contro il Ministero dell’Istruzione, lo stesso è stato difeso in giudizio dall’Avvocatura dello Stato che, come già avvenuto nel caso delle scuole di Gropparello, ha scelto deliberatamente di resistere nel procedimento». Ad intervenire sul tema con una nota stampa, la Gilda insegnanti di Parma e Piacenza.

«La scelta di opporsi alla richiesta della cittadinanza  - prosegue l’intervento - poteva essere evitata se i parlamentari e relativi partiti di maggioranza avessero chiesto esplicitamente al governo di non resistere davanti al giudice, a tal proposito va precisato che l’Avvocatura dello Stato, preposta ad assistere gli enti Statali quando vengono chiamati in giudizio, dipende direttamente dalla Presidenza del Consiglio quindi dal governo, che poteva discrezionalmente dare indicazioni di non “resistere”, ma non lo ha fatto».

«Nessun parlamentare piacentino - aggiunge - ha avuto la forza di chiederlo ufficialmente. La sentenza del Tar è del 7 giugno, quando eravamo in piena campagna elettorale, ma chissà perché è stata diffusa solo 20 giorni dopo a urne chiuse. Sintomi di una chiara e determinata volontà politica di cui i partiti di maggioranza tutti, attraverso i loro esponenti piacentini, dovrebbero dare una spiegazione assumendosi le loro responsabilità». Il coordinatore della Gilda, Salvatore Pizzo, ricorda che «la stessa maggioranza di governo, qualche giorno fa, ha votato una legge che taglia altre 10.000 cattedre, i parlamentari e i partiti non hanno difeso il territorio. Per risolvere il problema basterebbe che la politica assegnasse più organico alle nostre scuole, per sanare la questione di Carpaneto Piacentino i ricorrenti potrebbero anche richiedere al Tar la nomina di un commissario ad acta».