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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Industria piacentina, bene il primo semestre. Vola l'export (+11,9%) ma c'è incertezza per il futuro

I dati di Confindustria Piacenza: «Per i prossimi mesi le conseguenze del Decreto Dignità e le politiche daziarie americane contribuiscono alle incertezze del quadro generale»

L’indagine svolta presso le imprese manifatturiere associate (escluso il settore edile) - mettendo a confronto il primo semestre 2018 rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente - presenta dati positivi, in linea con quanto emerso sei mesi fa. L’andamento del fatturato conferma il trend positivo riscontrato nelle recenti indagini ed anche nelle previsioni di sei mesi fa degli imprenditori.
Il comparto manifatturiero registra un incremento rispetto al primo semestre del 2017 pari al +9,20%.
Tutti i settori presentano dati positivi, in particolare quello meccanico, il gruppo di imprese più rappresentativo dell’economia provinciale, registra un incremento del 11,38%.
Il comparto delle imprese varie, che raggruppa i settori tessile, arredamento, legno, chimica/plastica ed altri, segna un +6,99%.
Positivo anche il settore alimentare (4,73%) e il settore dei materiali edili (+4,83%).
Particolare impulso alle vendite è fornito dall’estero, il fatturato oltre confine segna infatti un incremento a due cifre (+11,94%). Anche in questo caso i risultati più significativi arrivano dalle imprese meccaniche (+12,93%), seguite dalle imprese varie (+9,46%) e dalle imprese alimentari (+7,09%).
Si conferma a livelli interessanti anche il mercato interno, che per l’intero comparto manifatturiero cresce del 6,81% con una punta del 10,49% riferito al settore meccanico, che sta ancora traendo vantaggio dalle diverse politiche di incentivazione degli investimenti messe in campo negli ultimi anni (Rifinanziamento Sabatini, Iperammortamento, Superammortamento, Credito di imposta per ricerca e sviluppo).
Quinto semestre consecutivo con segni positivi per l’occupazione, che aumenta dello 0,90% in riferimento al settore manifatturiero. Si ricorda che il dato non comprende il settore edile.

Quanto al secondo semestre 2018, il sentiment degli imprenditori rimane sostanzialmente positivo seppure meno ottimistico rispetto a sei mesi fa, soprattutto in riferimento ad ordini e occupazione, chiara conseguenza del contesto nazionale ed internazionale contraddistinto in questo momento da una profonda incertezza. Tra questi le conseguenze del Decreto Dignità e le politiche daziarie americane contribuiscono alle incertezze del quadro generale.
Le recenti analisi del Centro Studi di Confindustria (Congiuntura flash del 4 giugno scorso e l’indagine rapida sulla produzione industriale del 2 luglio scorso) fanno emergere luci ed ombre del quadro nel quale le nostre imprese si trovano a “combattere” ogni giorno. «La produzione industriale italiana è tornata a crescere nel secondo trimestre 2018 - dice Confindustria Piacenza - ma avanza con un ritmo fiacco e contemporaneamente la fiducia degli imprenditori manifatturieri è in graduale peggioramento da marzo, data dalla quale si sono registrati alcuni segnali di rallentamento della domanda estera. A livello internazionale sono gli Usa al momento a dare il maggior sostegno alla crescita economica, seguiti dall’Europa, mentre meno robusto pare il contributo dei paesi emergenti. Questo particolare momento è sicuramente contraddistinto da una forte incertezza che a livello nazionale risente anche dal nuovo quadro politico, mentre a livello internazionale grande preoccupazione deriva dalla politica commerciale americana e le conseguenti probabili ritorsioni, che potrebbero frenare la crescita globale».

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