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Infortuni sul lavoro: in Emilia Romagna sono in flessione

In flessione gli incidenti sul lavoro in Emilia Romagna. Lo ha reso noto l'Inail questa mattina. Nel 2007, per cause di servizio, sono stati aperti oltre 130mila sinistri, il 5.3% in più rispetto al 2008. Piacenza, è la città con meno infortuni. Mulone, dirigente Inail: “è prioritario diffondere la cultura della sicurezza”

Nel 2008, calo del 5.3% negli infortuni sul lavoro occorsi in Emilia Romagna. Lo ha reso noto l'Inali – l'Istituto nazionale infortuni sul lavoro. Stazionario, invece, il numero di morti bianche. Secondo i dati dell'istituto, lo scorso anno sono stati 123.661 gli infortuni denunciati, 112 i decessi. Nel 2007, i sinistri aperti erano stati 130.545, oltre 7mila in più.

Il calo più significativo c'è stato nel settore agricolo: -16.3% da un anno all'altro. A subire un incremento, invece, gli infortuni sul lavoro nel campo stradale: dai 2.541 del 2007, ai 2.884 sinistri relativi al 2008.
  E' prioritario diffondere la cultura della sicurezza  

In base alla classifica nazionale, l'Emilia Romagna è seconda dopo la Lombardia per numero di incidenti sui luoghi di lavoro. Secondo posto anche per l'incidenza, dietro l'Umbria. Punto di merito a Piacenza, ultima provincia emiliana per numero di sinistri. Lo scorso anno, sempre secondo fonti Inail, si sono registrati 6.661 episodi, contro gli oltre 24mila di Bologna, palma nera della classifica.

Per Antonio Mulone, dirigente regionale dell'Inail, è prioritario diffondere la cultura della sicurezza: “Ci sono due tipi di problemi", ha spiegato in una nota diffusa dall'Ansa, “Da una parte, i casi in cui sul posto di lavoro mancano le misure di sicurezza. Dall'altra, atteggiamenti di eccessiva disinvoltura da parte di chi lavora. Per intenderci, è raro che in un cantiere manchino i caschi, mentre è più frequente che non vengano indossati”.



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