International Day alla Cattolica: studiare all’estero apre la mente
International Day 2017 all’Università Cattolica di Piacenza, ovvero la dimostrazione di come, studiare o frequentare stages all’estero, sia oggi un completamento indispensabile per una laurea conseguita presso l’Università. Per l’occasione Unicatt Piacenza ha allestito, nella piazzetta interna di Economia, diversi stands con le proposte internazionali delle Facoltà di Economia e Giurisprudenza, Scienze agrarie, alimentari e ambientali e Scienze della formazione.
Organizzato dall’Ufficio Internazionale dell’ateneo, l’International Day prevedeva dalle 12.30 alle 14.30, nelle aule E H ed I, incontri di presentazione dei programmi internazionali disponibili per gli studenti della Cattolica: corsi di lingua all’estero e certificazioni Internazionali, Summer Programs all’estero (Fpa), semestre all’estero (Exchange – ISEP – Study Abroad), volontariato, stage e tirocini a Berlino, Londra, Melbourne, Madrid, Bogotà, Boston, New York, San Francisco e, per chi ama l’oriente, anche ad Hong Kong, Pechino, Chengdu e Shanghai. Presenti anche UC Berkeley, California State University San Marcos, Boston University, Emerald Cultural Institute, Université Catholique de Lille, Mondo Insieme, Interngroup ed ImmerQi.
In questo ambito sono intervenuti per l’occasione Gabriella Fait dell’Efsa e Marco Razza di Ikea, laureati dell’Università Cattolica di Piacenza per raccontare la loro esperienza professionale agli studenti. La Fait, una laurea in Agraria, ha trascorso periodi di studio ed approfondimento, grazie ai contatti della Cattolica, in Australia e Francia e successivamente tre anni in Olanda, sempre tramite appositi bandi dell’Università, in un centro di ricerche. Quindi il concorso in Efsa dove si occupa delle stime del rischio pesticidi nell’ambiente: «Mi occupo di ciò per cui ho studiato ed in un ambiente internazionale vicino a casa, a Parma, davvero stimolante e gratificante». Molto contento della propria esperienza anche Razza: «Durante la laurea in Economia l’esperienza dell’Erasmus in Olanda, quindi due anni in Scozia all’Ibm, quindi in Ikea, dove mi occupo di organizzazione aziendale, un gruppo internazionale nel quale mi sono inserito molto bene proprio grazie alle esperienze di studio».
