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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

«Iren ridurrà del 47% entro il 2030 le emissioni generate per produrre energia»

Il gruppo ha ottenuto da Science Based Targets initiative la validazione degli obiettivi di decarbonizzazione del Piano Industriale al 2030. Previsti 8,7 miliardi di euro di investimenti in arco piano per la transizione ecologica

Iren ha ottenuto da Science Based Targets initiative la validazione su base scientifica degli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti (GHG) previsti nel Piano Industriale al 2030. Science Based Targets initiative (SBTi)  – iniziativa a livello mondiale nata dalla collaborazione tra CDP, Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) – verifica l’allineamento degli obiettivi di decarbonizzazione delle imprese con le indicazioni dell’Accordo di Parigi e promuove le migliori pratiche per la definizione e la verifica indipendente di target di mitigazione del cambiamento climatico in linea con gli obiettivi scientifici (science-based).

I target del Piano Industriale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) dirette (scope 1) e indirette (scope 2 e 3) rappresentano il concreto impegno del Gruppo Iren verso l’obiettivo “Well below 2°C”, volto a limitare l’incremento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Il Gruppo Iren, infatti, ha assunto l’impegno di ridurre, entro il 2030 e rispetto al 2020, del 47% le emissioni GHG (scope 1) per megawattora (MWh) di energia prodotta e di aumentare l'approvvigionamento annuale di elettricità da fonti rinnovabili per raggiungere il 100% entro il 2030.

Un impegno che si traduce nel portare l’intensità carbonica della produzione energetica a 176 gCO2eq/kWh nel 2030, rispetto ai 332 gCO2eq/kWh del 2020, attraverso diverse azioni strategiche: il consistente sviluppo di fonti rinnovabili per la produzione di energia (+2,2 GW di potenza installata in arco piano), l’implementazione di tecnologie finalizzate alla cattura e stoccaggio della CO2 emessa dagli impianti e l’impiego di miscele di combustibili in sostituzione del solo gas naturale, in linea con le previsioni di scenario circa la futura disponibilità di idrogeno e gas rinnovabili.

Per la decarbonizzazione della propria catena del valore (emissioni GHG scope 3), gli obiettivi del Gruppo Iren prevedono la riduzione, entro il 2030 rispetto al 2020, del 13% delle emissioni GHG riconducibili all’acquisto di combustibili ed energia, utilizzati per le proprie attività, e del 25% di quelle correlate all’utilizzo del gas erogato ai clienti. Un obiettivo in cui il Gruppo coinvolgerà sia la catena di fornitura sia le comunità locali dei territori in cui opera.

«La validazione di Science Based Target initiative conferma la forte attenzione che poniamo alla decarbonizzazione delle nostre attività, in linea con le ambizioni internazionali per la lotta al cambiamento climatico – dichiara Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Iren – e in coerenza con le traiettorie di sviluppo sostenibile che abbiamo pianificato e che continueremo a rendicontare in modo trasparente ai nostri stakeholder. Una scelta strategica per contribuire alla transizione ecologica che è sostenuta dagli importanti investimenti previsti nel nostro Piano Industriale al 2030: 8,7 miliardi di euro in 10 anni, che, oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla progressiva crescita nelle rinnovabili, supporteranno l’economia circolare, l’uso razionale delle risorse idriche e la resilienza delle città». Per la definizione dei target il Gruppo Iren si è avvalso della consulenza tecnica di Carbonsink.

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