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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

«L’aumento dell’Irpef rischia di mettere ulteriormente in crisi le fasce medio basse»

La segreteria dell'Ugl è stata ricevuta a Palazzo Mercanti dal vicesidaco Marco Perini nella mattinata di venerdì 17 febbraio

La segreteria dell'Ugl è stata ricevuta a Palazzo Mercanti dal vicesidaco Marco Perini nella mattinata di venerdì 17 febbraio, a seguito della richiesta del sindacato in relazione all’annunciato aumento dell’addizionale Irpef. «L’incontro - si legge in una nota - si è svolto su toni di assoluta cordialità e non possiamo non rilevare l’attenzione e la disponibilità all’ascolto da parte dell’Amministrazione, unitamente all’atteggiamento trasparente e proteso alla discussione manifestato dall’assessore che ha anche garantito il futuro costante coinvolgimento di Ugl nelle successive fasi di confronto».

Ugl, si legge, ha messo in evidenza che «l’aumento dell’addizionale andrebbe ad impattare maggiormente (in termini di riduzione reale della capacità di spesa) sulle fasce di reddito medio-basse. Secondo i nostri calcoli l’aumento della tassazione pe i redditi tra i 15.000 ed i 28mila euro comporterebbe una superiore trattenuta annua tra i 75 euro ed i 140 euro. Se si raffronta la cifra di sconto sul cuneo fiscale prevista dall’ ultima finanziaria (che va dai 340 ai 490 euro l’anno per i redditi tra 15.000 e 25.000) è evidente che l’aumento dell’addizionale comunale eroderebbe del 20-25% il beneficio previsto dall’ultima finanziaria sulle buste paga. Per i redditi da 25.000 a 28.000 il cuneo fiscale è identico al 2022 e pertanto si tratterà di tassazione aggiuntiva secca».

Altro tema portato all’attenzione dal sindacato è quello relativo agli avanzi di bilancio dell’esercizio precedente e «ci chiediamo se gli aumenti delle tariffe, che pur ci sono stati per tutti, non troverebbero naturale assorbimento, stante le stesse previsioni di spesa degli esercizi precedenti, nel futuro bilancio. Non ci sarebbero futuri avanzi, chiaramente». E’ stato infine chiesto «se è possibile capire (in cifre) quanto (e se in positivo o in negativo) abbia “finanziariamente” impattato la pandemia dal momento che, com’è noto, ha dato luogo a trasferimenti eccezionali dallo stato centrale ma anche prodotto mancate entrate (la stessa addizionale irpef dei lavoratori in cassa integrazione, le attività produttive chiuse o molto limitate etc)».

L’assessore ha confermato che «l’Amministrazione sta ancora valutando il da farsi e ha accolto con attenzione le riflessioni di Ugl, arrivate anche da altri parti sociali, ribadendo che l’ente deve far fronte all’assunzione di circa 70 dipendenti (necessari al buon funzionamento e volti ad efficientare molte attività tra cui il recupero dell’evasione), che per consentire il progresso del Pnrr ci sono attività di competenza e a spese del comune e che una buona amministrazione deve chiedere le risorse necessarie per restituire ciò che chiede ai cittadini con servizi efficienti e di qualità».

Ugl ha infine suggerito anche «di ipotizzare eventuali utilizzi dell’avanzo precedente con investimenti che prevedano benefici a lungo termine come l’installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici non di pregio artistico. Una richiesta più volte affiorata anche dal mondo studentesco. Infine una richiesta precisa: aalviamo i piacentini dall’addizionale Irpef almeno per il 2023».

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