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Economia

L'industria piacentina tiene: «Serve ancora coraggio per rilanciare gli investimenti»

Dall’indagine congiunturale semestrale di Confindustria un messaggio di speranza per una crescita duratura

Il dato più evidente è che, nonostante la pandemia, l’industria piacentina nel secondo semestre del 2020 ha tenuto. «Un dato per nulla scontato - ha detto il presidente Francesco Rolleri. Ne siamo soddisfatti considerato l’ambiente nel quale ci siamo dovuti muovere». Un riscontro positivo dunque che emerge dalla consueta indagine congiunturale di Confindustria Piacenza, che mette a confronto il semestre appena concluso con lo stesso periodo del 2019, prendendo in esame i dati raccolti da un campione di aziende associate, per un totale di 3 miliardi di euro e circa 8 mila addetti coinvolti. A presentarla, nella sede, il presidente Francesco Rolleri, il direttore Luca Groppi e Giulia Silva del Centro Studi di Confindustria.

I dati di variazione del fatturato complessivo che emergono - commentati dal direttore Groppi - pur di segno negativo (tranne per l’agro-alimentare ed i materiali edili), appaiono in deciso miglioramento rispetto al primo semestre del 2020: il fatturato complessivo cala solo del 1,14% così come l’occupazione (0,91%) ed il mercato interno ha tenuto (+1,78%) reggendo meglio di quello estero (-4,69%) ed era naturale con tutti i blocchi conseguenti al Covid.meccanica impresa operaio lavoro imprese lavoratori-3

Negativo il dato sugli investimenti che nel 2020, nel comparto manifatturiero, ha fatto registrare un 19,21% in meno rispetto all’anno precedente. Le aree nelle quali sono stati effettuati più investimenti sono innovazione tecnologica, formazione e ricerca sviluppo, grazie alla spinta fornita dagli incrementi relativi all’industria 4.0.

Ma le note migliori provengono dai dati previsionali con aspettative molto buone perché aumenta la percentuale degli imprenditori che pronosticano di incrementare il proprio fatturato che passa dal 37% della scorsa indagine all’attuale 43% e contemporaneamente diminuisce la percentuale di coloro che ne temono una contrazione: dal 22% al 18%.

Commentando questi dati il presidente Rolleri ha detto che «possiamo essere soddisfatti. Abbiamo tenuto ed ora le prospettive sono veramente valide. Pensiamo - ha ricordato - a tutte le difficoltà incontrate con i nostri tecnici che non si potevano recare all’estero per le manutenzioni e gli impianti e le manifestazioni fieristiche bloccate e quindi non poter contattare nuovi clienti. Certo ci sono ancora enormi difficoltà di diversi comparti come la ristorazione,il turismo ed altri settori della metalmeccanica, ma l’avvenire appare più roseo ed a ciò contribuisce sia la campagna vaccinale come la consistente ripresa degli ordini, grazie a “Industria 4.0”, che offre l’opportunità di innovare le nostre aziende avendo diritto a sgravi fiscali e con la possibilità di fare investimenti con il risparmio del 50%».

Rolleri ha invitato gli imprenditori a «continuare ad avere coraggio e rilanciare in un’ottica di investimenti che possono essere forieri di costante crescita. Aiuta in ciò- ha rimarcato- anche il nuovo Governo con un ampio consenso, la spiccata impronta europeista che oggi ci consente di sedere al tavolo con grandi potenze come Cina, Usa e Russia e dialogare con loro. Questo ci fa ben sperare per l’anno in corso». «È il momento giusto - ha concluso il presidente-  per investire preparare un piano di investimenti ed essere motore della ripresa per tutta la nostra società».

«Confindustria - ha rimarcato il direttore Groppi - ha dato piena disponibilità per la realizzazione del piano vaccinale ed ha auspicato che venga esteso al più presto al personale viaggiante delle imprese, ovvero chi fa istallazioni e manutenzione». Per l’agro-alimentare, uno dei settori trainanti dell’economia piacentina, si è augurato che «possa migliorare la sinergia tra le aziende ed una crescita della cultura d’impresa», mentre Rolleri ha ricordato che «il settore edile privato è in un momento di grande effervescenza grazie al superbonus che eleva al 110% l'aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture. Il settore pubblico ha a disposizione risorse importanti, ma le tempistiche sono più lente e per questo occorre colmare le differenze informatiche rispetto al privato, con una visione sempre più ampia per il futuro».

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